Franco Germani – Presa di Coscienza
Franco Germani, poliedrico artista romano attivo dalla fine degli anni Sessanta fino ai primi Duemila, fa tesoro della sua esperienza da orafo e cesellatore realizzandosi in un’ampia ed eterogenea produzione pittorica e scultorea.
Comunicato stampa
Mani grandi e nodose, la sofferta fisicità di un mondo che afferma la sua dignità. Il lavoro, la manualità come rivelazione dell’intima essenza umana che si annida nel quotidiano.
Franco Germani, poliedrico artista romano attivo dalla fine degli anni Sessanta fino ai primi Duemila, fa tesoro della sua esperienza da orafo e cesellatore realizzandosi in un’ampia ed eterogenea produzione pittorica e scultorea. La poetica di Germani è radicata nelle istanze e nei fermenti culturali degli anni Sessanta e Settanta, mutuandone una religiosità autentica e “primitiva” congiuntamente ad un'empatica attenzione verso gli strati più umili e negletti della società.
Presa di coscienza come indagine, ineludibile riflessione sul rapporto tra l'individuo e una classe alla ricerca del proprio ruolo in una società paradossalmente mutevole e al contempo immobile.
Le composizioni di Franco Germani sono infatti abitate da personaggi in attesa, in un'apparente stasi la cui origine si rintraccia in quel labile confine che corre tra rassegnazione e consapevolezza.
Artista profondamente immerso nel suo tempo, Franco Germani ha intrattenuto costanti relazioni con importanti personalità dell’epoca, come Renato Guttuso e Renato Mambor, pur non arrivando mai a conoscerne la medesima notorietà in termini di pubblico e critica.
Pertanto, la mostra intende porsi come punto di partenza verso una riscoperta dell’artista attraverso una selezione antologica delle sue opere più rappresentative.
I Curatori,
Jacopo De Blasio e Fabio Mari