Franco Giuli – Anni Settanta
Negli anni settanta, ben rappresentati dalle opere in mostra in galleria, il suo lavoro parte da un razionalismo che, attraverso i vari periodi di ricerca, ha avuto come punto di maggior interesse lo spazio prospettico, il rapporto tra colore, forma e i materiali usati come le carte, i legni e i cartoni.
Comunicato stampa
Venerdì 15 aprile alle ore 18.00, Arena studio d’arte inaugura anni settanta, personale di Franco Giuli, che resterà visibile fino al 26 giugno 2016.
Franco Giuli vive e opera a Fabriano e Roma. Dal 1963 il suo interesse è rivolto alla ricerca cromatica sulla tridimensionalità, il colore ha una parte determinante sui piani in funzione della luce e dello spazio. Negli anni settanta, ben rappresentati dalle opere in mostra in galleria, il suo lavoro parte da un razionalismo che, attraverso i vari periodi di ricerca, ha avuto come punto di maggior interesse lo spazio prospettico, il rapporto tra colore, forma e i materiali usati come le carte, i legni e i cartoni.
Nel 1974, Cesare Vivaldi lo segnala per il premio Bolaffi con la seguente motivazione: “giovane artista tra i più interessanti nel panorama del nuovo astrattismo italiano”.
In quel periodo conosce Giulio Carlo Argan, il quale riconosce in Giuli un lavoro serio e impegnato mirato a una rivisitazione nel campo costruttivista. Scriverà più tardi la prefazione per la monografia “Franco Giuli 1965-1975” edita dalla Nuova Foglio Editrice. Di lui hanno scritto in quel periodo: Umbro Apollonio, Giancarlo Politi, Cesare Vivaldi, Nello Ponente, Filiberto Menna, Giuseppe Marchiori, Enrico Crispolti, Giorgio di Genova, Luigi Lambertini, Francesco Vincitorio, Giorgio Cortenova, Elverio Maurizi, Italo Tomassoni, Bruno D’Amore, Luciano Marziano e tra gli altri, ha avuto amicizia e stima con: Raffaele Alberti, Max Bill, Piero Dorazio, Mauro Reggiani e Luigi Veronesi.
Franco Giuli ha partecipato dal 1960 alle più importanti mostre nazionali e internazionali tra le quali: la XXXVI Biennale di Venezia nel 1972, nel 2007 (eventi collaterali) e 2011; “Astratta”, Secessioni Astratte in Italia dal dopoguerra ad oggi, Verona, Milano e Darmstadt; Linee della Ricerca Artistica in Italia dal 1960 al 1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Nuove tendenze della Pittura Europea, Dusseldorf; Museo delle Collezioni, Bucarest; Rapporti tra Critica Analitica e ricerca nelle Arti Visive, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna; Art’90 For Europe, Londra; Domotecnica, Colonia; Art 7 Basel; Arte Fiera Bologna; Galleria d’Arte Moderna, Gallarate; L’Arte Italiana del XX° secolo attraverso i grandi marchigiani, Mosca e Mole Vanvitelliana, Ancona; Museo de Arte Contemporanea Rio de la Plata, Argentina; Centro de Esposiciones y Congresos, Saragozza, Spagna; Premio Michetti; Premio Marche; Premio Termoli.
Ha realizzato per il parco internazionale di Portofino una scultura in acciaio .
Nel 2013, la mostra personale di Franco Giuli, alla galleria Edieuropa di Roma, a cura di Bruno Corà, è stata protagonista nella fiction il restauratore 2 andata in onda su RAI 1 in prima serata.
Nel 2014, ha ricevuto in Campidoglio a Roma il premio “il marchigiano dell’anno”.