Franco Grignani – Optical world

Informazioni Evento

Luogo
PHOTO & CONTEMPORARY
Via Dei Mille 36, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
03/11/2018

ore 21-24

Artisti
Franco Grignani
Generi
arte contemporanea, personale

Grazie alla sua sperimentazione rigorosa nell’ambito della percezione visiva Grignani è considerato, insieme a Victor Vasarely, uno dei pionieri dell’Optical Art, che si afferma negli anni Sessanta con il lavoro di artisti di una generazione successiva come: Bridget Riley, François Morellet, Carlos Cruz-Diez e Jesús Rafael Soto.

Comunicato stampa

PHOTO&CONTEMPORARY è lieta di presentare la mostra personale di Franco Grignani (Pieve Porto Morone, Pavia 1908 – Milano 1999).Grazie alla sua sperimentazione rigorosa nell'ambito della percezione visiva Grignani è considerato, insieme a Victor Vasarely, uno dei pionieri dell'Optical Art, che si afferma negli anni Sessanta con il lavoro di artisti di una generazione successiva come: Bridget Riley, François Morellet, Carlos Cruz-Diez e Jesús Rafael Soto.

Formatosi a Torino tra le due guerre, con l'arte del secondo futurismo e con le idee della Scuola del Bauhaus, già dalla fine degli anni '40 Franco Grignani influenza le correnti “Op” della grafica internazionale, settore che si va delineando in quegli anni come arte applicata all'industria e che presto dominerà la scena della modernità grazie alla nuova estetica dei marchi aziendali e della comunicazione, del consumo e della produzione di massa. Nei decenni successivi Grignani coniuga sempre più intimamente la propria ricerca visiva con il campo dell'arte, mentre sempre più prolifiche si fanno le collaborazioni con il mondo dell'industria (Montecatini, Pirelli, Necchi, Alessi). La sua fama cresce e diventa internazionale: nel 1959 vince la Palma d’Oro per la Pubblicità, disegna copertine per Penguin Bookse Art in America e nel 1963 progetta il marchio della Pura Lana Vergine, vera icona del graphic design che gli studi decreteranno come il marchio più riconoscibile e comunicativo al mondo. Dopo essersi affermato come uno dei protagonisti della grafica Grignani riceve riconoscimenti da altre importanti istituzioni: vince la medaglia d’oro della Triennale di Milano e nel 1972 il Premio della Biennale di Venezia.

Franco Grignani - Dissociazione al bordo, 1967, cm. 70 x 70, tecnica mista

Al pari di Bruno Munari, altra figura significativa della cultura visiva di quei decenni, è dotato di uno stile inconfondibile, che già durante gli anni Cinquanta sviluppa in un lavoro artistico che si avvale della sperimentazione sui vetri industriali zigrinati (gli stessi ripresi da Nanda Vigo o Grazia Varisco dieci anni dopo), così come sulle tele emulsionate e la fotografia.

Questa mostra documenta in particolare due cicli di lavori: le Dissociazionie le Psicoplastiche. Mentre le prime appartengono alla seconda metà degli anni Sessanta e presentano motivi curvilinei, giochi di colore e movimenti percettivi che spostano l'occhio dal bordo al centro e viceversa, il secondo ciclo di opera appartiene ai primi anni Settanta e utilizza un linguaggio più severo, spigoloso e lineare, privo delle morbidezze presenti nelle Dissociazioni.

La mostra torinese segue di poco due mostre recenti di Grignani tenutesi a Londra, tra cui l'antologica presso la Estorick Collection di Londra (Franco Grignani: Art as Design 1950-1990) e la personale presso M&L Gallery.

La figura emblematica di Franco Grignani è quella di un artista che non ha mai separato il proprio operato artistico dalle altre ricerche in ambiti differenti. Come sostiene il curatore Valerio Tazzetti: “Oggi, a 110 anni dalla sua nascita, Grignani è riconosciuto più che mai come un artista d'eccezione che ha saputo coniugare linguaggi e pratiche provenienti da mondi diversi al fine di creare una galleria di immagini che appaiono come esercizi enigmatici per l'occhio e per la mente, ma che sono in realtà illusioni bidimensionali progettate per farci accedere alle infinite possibilità dello spazio geometrico”.

Le opere di Franco Grignani sono presenti nelle collezioni di numerosi musei italiani ed internazionali, tra cui: Museum of Modern Art (New York), Stedelijk Museum (Amsterdam), Museum of Modern Art (Varsavia), Victoria and Albert Museum (Londra), Centre Pompidou (Parigi), Museo del Novecento (Milano), MART (Rovereto), MASI (Lugano), MACBA Museo de Arte Contemporaneo (Buenos Aires),GNAM, Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Roma).

Mostra realizzata in collaborazione con M&L Gallery, Londra