Franco Guerzoni – Ritrovamenti 2000-2017
Mostra personale esposta in contemporanea nelle gallerie di Milano, Torino, Verona.
Comunicato stampa
La Galleria Marcorossi artecontemporanea ha il piacere di presentare una mostra personale di Franco Guerzoni intitolata Ritrovamenti 2000-2017. Il progetto, presentato in anteprima l’estate scorsa a Pietrasanta, è esposto come prima mostra del 2022 in contemporanea nelle gallerie di Milano, Verona e Torino.
Il titolo della mostra, " Ritrovamenti", fa riferimento sia ad un ciclo di lavori di Guerzoni appartenenti agli anni 2000, sia all’esplicito proposito di questa mostra di guardare, riguardare e ritrovare quelle opere, ad una distanza temporale di quasi 20 anni.
I titoli dei lavori esposti sono narrativi delle ricerche dell'artista: "Antichi tracciati", “Musivim", "Epistole" e appunto " Ritrovamenti", parole queste che accompagnano lo spettatore verso l'idea di un passato vissuto nella sua idea di “perdita”. Superfici pittoriche lette nella loro profondità attraverso veri e propri scavi a rivelare l'interno del dipinto. L'uso dei gessi e dei pigmenti in polvere rivelano l'intenzione dell'artista di pensare che «La parete è come un libro da sfogliare, un viaggio verso l’interno che consente di rintracciare il vissuto, le memorie, i segni, i simboli, tutto ciò che nel corso dei secoli quel frammento di muratura ha raccolto.» (Franco Guerzoni). A tutti gli effetti, sono pareti dimenticate quelle presenti in mostra. Le intonazioni cromatiche dei bianchi calcinati rivelano la passione dell'artista per la pittura opaca dalla quale spesso affiorano colori, frammenti e piccoli oggetti come in un campo di scavo; la sua è da considerarsi più un’archeologia del quotidiano che non quella del mondo antico. Le opere di Guerzoni guardano sempre alle pareti di una casa abbandonata e ai segni impliciti in essa.
Fin dai primi anni Settanta, infatti, Guerzoni avvia una ricerca personale dedicata all'esplorazione del mondo dell'archeologia, con particolare attenzione ad aspetti legati alla stratificazione della cultura e all'idea di "antico" come perdita e sottrazione. Si dedica alla ricerca di precisi sistemi di rappresentazione dell'immagine, resa anche per mezzo del medium fotografico, accompagnato da un continuo confronto con i suoi contemporanei (tra cui Vaccari, Parmiggiani, Ghirri).
Con gli anni Ottanta la ricerca dell'artista partecipa a una più generale riscoperta della sensibilità pittorica, guidata da un'attrazione per le materie allo stato puro. Dapprima attraverso stratificazioni gessose su grandi carte parietali che indagano l'idea di una geografia immaginaria (Carte di viaggio, Grotteschi, La parete dimenticata) mentre nel 1990 presenta il progetto espositivo Decorazioni e rovine in una sala personale alla Biennale d'Arte di Venezia.
Dagli anni Novanta in avanti prosegue, con grandi cicli di opere, la sua indagine sul concetto di tempo e sulla poetica della rovina, adottando una cifra teorica inscrivibile nel pensiero di una "archeologia senza restauro". Luoghi in abbandono, architetture domestiche e spazi industriali, forme dell’abitare arcaiche e in rovina riaffiorano dalla superficie dipinta con la dignità di intense apparizioni immaginifiche.
Le opere degli ultimi decenni alimentando l'idea di una pittura "murale" che insegue il rapporto con lo spazio, l'architettura e il tempo, usando il pigmento come agente di rivelazione, di scoperta, di manifestazione della memoria, come presenza forte che emerge dalla superficie bianca in maniera quasi lirica.
Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora; tra le mostre personali di maggior rilievo, segnaliamo: nel 1990 la partecipazione al Padiglione Italia della XLIV Biennale d’Arte di Venezia e il Forum Internazionale Kunstmesse, a Dusseldorf; nel 1994 la personale alla Villa delle Rose, Galleria d’Arte Moderna, a Bologna; nel 1996 la personale alla Galleria Civica Arte contemporanea, Trento; nel 1999 Orienti, a Palazzo Massari, a Ferrara; nel 2001 Pompei-Bombay, alla Galleria Spirale Arte, di Milano; nel 2002 la personale allo Schloss Ettersburg di Weimar; nel 2004 Sipari, a Palazzo Forti a Verona e Pitture Volanti - Arcangeli, al Broletto di Reggio Emilia; nel 2005 Nero Fumo, alla Spirale Arte di Milano e Pagine Furiose all’ Istituto Italo Francese, di Bologna; nel 2006 l’acquisizione alla GAM di Torino Dieci opere di Franco Guerzoni, nel 2007 Antichi Tracciati, alle Scuderie di Palazzo Moroni a Padova, nel 2008 Powder Landscapes, alla Montclair State University, New Jersey;nel 2010 Impossibili restauri, alla Galleria Marcorossi artecontemporanea, Verona. Nel 2013 ha esposto una personale, La Parete dimenticata, a Palazzo Pitti a Firenze. Nel 2014 ha esposto alla Triennale di Milano, Nessun luogo da nessuna parte, viaggi randagi con Luigi Ghirri, e al MAMbo a Bologna, Impluvium, Italia e Archeologie senza restauro; nel 2015 Proportio, a Palazzo Fortuny, Venezia, e Fueros, alla Galleria Civica di Modena, infine nel 2020 L’immagine sottratta, a Milano al Museo del 900.