Franco Marrocco – Ascesa per l’ascesi
Franco Marrocco con l’opera dal titolo “Ascesa” (2012, tecnica mista su tela, cm 240×180) esprime un momento di grande attenzione ai temi della spiritualità. Al centro della sua poetica troviamo una sensazione percettiva legata a una dimensione intima e spirituale che si concretizza dando vita a una varietà luminosa del colore che si impone ai nostri occhi in modo istintivo.
Comunicato stampa
Santa Maria delle Grazie a Milano accoglie, nella Piccola Sacrestia del Bramante, la mostra Franco Marrocco. Ascesa per l’ascesi a cura di Cesare Balbo con una breve testimonianza di Marco Meneguzzo.
Franco Marrocco con l’opera dal titolo “Ascesa” (2012, tecnica mista su tela, cm 240x180) esprime un momento di grande attenzione ai temi della spiritualità. Al centro della sua poetica troviamo una sensazione percettiva legata a una dimensione intima e spirituale che si concretizza dando vita a una varietà luminosa del colore che si impone ai nostri occhi in modo istintivo. Nelle opere di Marrocco si evidenzia il tendere verso una maggiore definizione degli elementi del colore proposti come “sensazioni immaginarie” che si richiamano a un’astrazione lirica. Marrocco nelle sue opere recenti comunica un’esperienza legata al pensiero, a una luminosità cosmica che condensa passato, presente e futuro.
La personale “Franco Marrocco. Ascesa per l’ascesi” è realizzata dal Circolo Culturale Carlo Cattaneo con i Padri domenicani.
Durante l’esposizione, giovedì 20 giugno alle ore 18, il pubblico può partecipare all’incontro con il Prof. Galimberti dal titolo “Quel che resta del Sacro nell’era della desacralizzazione“ inerente il rapporto tra la dimensione del sacro e l’arte contemporanea.
Franco Marrocco nasce a Rocca D’Evandro, Cecina, il 7 dicembre 1956 e attualmente è Direttore e Docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
Tra le principali esposizioni personali più recenti si segnalano: Villa Rufolo, Ravello; Reggia di Caserta, 2000; Istituto Italiano di Cultura, Vienna, 2009; Museo Diocesano, Milano (2011).
In questi stessi anni è invitato a diverse mostre collettive tra queste “La pittura come metafora dell’essere” ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura, Stoccarda 2005; 56° e 60° Premio Michetti, Francavilla a Mare; “Il Gioco del Tessile”, Royal Museum, Pechino e Ve Pat Nedim Tor Muzesi, Istambul, 2007; “In contrattempo - la pittura malgrado tutto”, Galleria d’Arte Moderna, Cento, Bologna; “Un mare d’arte – mediterraneo specchio del cielo”, Palazzo Sant’Elia, Palermo 2007; “Segni del Novecento. Disegni italiani dal secondo futurismo agli anni novanta”, Museo dell’Alto Tavoliere, San Severo di Foggia, 2010; 54ª Biennale di Venezia 2011.
Hanno scritto di lui diversi critici tra i quali Giovanni Maria Accame, Massimo Bignardi, Paolo Biscottini, Roberto Borghi, Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Enrico Crispolti, Marina De Stasio, Flaminio Gualdoni, Giovanni Iovine, Gérard-Georges Lemaire, Marco Meneguzzo, Antonello Negri, Francesco Tedeschi.