Franco Mazzucchelli – Aria Nuova
La più grande retrospettiva dello scultore dell’aria Franco Mazzucchelli.
Comunicato stampa
Agrigento, 19 giugno 2015. Inaugura domani, sabato 20 giugno, ad Agrigento, presso le Fabbriche Chiaramontane, la più grande retrospettiva dello scultore dell’aria Franco Mazzucchelli, che sarà presente all’evento.
Dopo le tappe in Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Brasile e la partecipazione ad importanti eventi come la Biennale di Venezia del 1976, varie edizioni della Triennale di Milano, la 11° Quadriennale di Roma e numerosissime mostre personali e collettive con Munari, Boriani, Dadamaino, Bonalumi, Simeti, Ceroli, Aricò, Franco Mazzucchelli arriva nel cuore del centro storico agrigentino con circa ottanta opere, oltre a un’installazione all’interno del cortile di S. Francesco e una performance nella Valle dei Templi, ai piedi del Tempio di Giunone.
La mostra, a cura degli architetti Tonino Difazio e Linda Saporito, che da tempo operano nel campo dell’arte con l’associazione Cantieri delle Arti, sarà visitabile sino al 15 luglio 2015.
Franco Mazzucchelli è un artista la cui ricerca verte in una direzione differente da quella di un normale scultore che lavora con materiali durevoli. Mazzucchelli decide di scolpire l’aria: leggerezza e flessibilità, contro pesantezza e rigidità. Le sue opere sono forma di ricerca “ambientale e sociale”, sia perché interagiscono con lo spazio in cui vengono inserite, sia perché coinvolgono attivamente il fruitore.
La mostra ripercorre tutta l’esperienza maturata dall’artista, attraverso la documentazione di frammenti di performance storiche e opere appartenenti alla serie definita Bieca decorazione a cui fanno seguito REC e A.on A. Bieca Decorazione nasce per esprimere l’aspetto estetico dell’arte, basato sul concetto di effimero, della logica di oggetto da ammirare, da distribuire, mentre i REC mirano ad un recupero delle esperienze, realizzate racchiudendo frammenti di vecchie istallazioni logorate dal tempo e dalla polvere in bolle di trasparente pvc. Rievocano la stessa memoria in una nuova composizione anche gli A.on A. (Art on Art ) arricchiti dall’intervento grafico del pubblico. In tutte le opere gioca un ruolo importante il colore, che acquista corpo e solidità, una solidità morbida fatta di aria, da cui il nome Aria Nuova.
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Franco Mazzucchelli nasce a Milano il 24 gennaio 1939, si diploma nel 1963 in pittura e nel 1966 in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, presso cui dal 1966 ricopre il ruolo della cattedra Uso e tecnologia delle arenarie e dei materiali sintetici. La ricerca sui materiali non tradizionali della scultura, plastica ed aria, si accompagna alla ricerca sulla relazione tra opera e luogo espositivo, inteso come ambito sociale. Diverse sono le tappe artistiche maturate a partire dal 1964.
ABBANDONI sono opere gonfiabili a grande scala installate e abbandonate in luoghi aperti. Il pubblico non vede/ammira passivamente l’opera, ma sente l’esigenza di toccarla. Con la sigla A.To A. (1970-1973), Mazzucchelli continua il tema dell’ abbandono in spazi urbani, scrupolosamente documentato con foto e video. L’esperienza dei gonfiabili prosegue con la SOSTITUZIONE del 1973 dove la natura artificiale dell’opera trasforma il regolare accesso alla Triennale di Milano, generando una nuovafruibilità.
Seguono le RIAPPROPRIAZIONI che, dal 1975 al 1977, ripropongono all’esterno l’esperienza della Sostituzione al fine di offrire al pubblico una percezione dei luoghi diversa da quella consueta, inedita.
Dagli anni ottantaMazzucchelli si occupa di una serie di INTERVENTI AMBIENTALI volti a sovrapporre l’opera a quella di alcuni monumenti del passato, per dare un nuovo significato all’esistente e per produrre, nella stessa logica delle precedenti performance, fenomeni di interferenze cognitive.
Partecipa alla Biennale di Venezia del 1976, a varie edizioni della Triennale di Milano e all’11° Quadriennale di Roma. La sua ricerca continua nelle esposizione etichettate come PERSONALE - PERSONALE, dove le opere vengono abbandonate temporaneamente in mezzo al mare. A partire dal 2003, con BIECA DECORAZIONE Mazzucchelli identifica nell’opera un oggetto da ammirare, di puro godimento estetico, confrontandosi per la prima volta con le gallerie.
Seguono nel 2015 i REC, opere che conservano in bolle di trasparente pvc frammenti di vecchie istallazioni, riportanti il segno dell’uso, mentre gli A.on A. (Art on Art ) rievocano la stessa memoria in una nuova composizione, integrati dai segni grafici eseguiti dai fruitori. La sua ricerca prosegue nella logica della sperimentazione, alla scoperta di nuovepercezioni della realtà, facendo affidamento sulla complicità dell’aria.