Franco Mescola – Infinite qualità di grigio
In esposizione una quindicina di magistrali disegni, vedute di Venezia e misteriosi monaci Ch’an cinesi che arrivano, come sospesi, sulla città lagunare.
Comunicato stampa
Il Françoise Calcagno Art Studio ospiterà fino al 25 ottobre la mostra personale “Infinite qualità di grigio” dell'artista Franco Mescola. In esposizione una quindicina di magistrali disegni, vedute di Venezia e misteriosi monaci Ch’an cinesi che arrivano, come sospesi, sulla città lagunare. Monaci che Franco Mescola ha realmente conosciuto nel monastero di Jin Shen. Franco non è una ghirlanda. Gli amici lo chiamavano Stevenson, appellativo che con il tempo si contrasse in Steve. Franco deve questo soprannome al suo dichiarato amore per le opere di Robert Louis Stevenson. Da ragazzo, per impressionare gli amici, usava dire che sarebbe voluto morire come lo stravagante scrittore scozzese: innamorato e coccolato da uno stuolo di giovani polinesiane. Questa morte romantica, che più che un desiderio voleva essere una vanteria provocatoria, fortunatamente non si avverò. Fortunatamente! Dice lui ironico, dato che Stevenson, morì poco più che quarantenne.
Franco Mescola ama farsi chiamare anche Tusitala che in Polinesiano significa “colui che racconta le storie”. Oltre che disegnatore Mescola è infatti uno scrittore e un esperto in alcune discipline orientali, pratica e insegna Tai Chi e Chi Kung, ha pubblicato sull’argomento numerosi saggi ed articoli e ha tenuto conferenze a livello internazionale.
Nel 2003 di ritorno da uno dei suoi incantamenti si ritrovò disegnatore.
“Mescola è un artista meditativo, usa la matita come il prolungamento di una sua visione onirica che gli permette di rappresentare una Venezia magica, colta nei suoi particolari.
Un occhio attento, riesce a leggervi un glorioso passato e una presenza viva e pulsante. I suoi disegni esulano dalla mera rapprentazione visiva, colgono un’atmosferea fiabesca che li caratterizzano e li rendono unici.” (Tiziano Zamengo)
Alcune sue opere sono state esposte a Venezia alla Scoleta dei Calegheri, al museo d’arte ebraica, al Palazzo Pretorio di Malamocco, alla Scalamata Gallery, alla saletta Midrash del Ghetto di Venezia, alla Galleria S. Lucia, al Museo d’arte moderna della città di Hanjhou (vicino a Shangai) e nel 2012 alla Bevilaqua La Masa (Venezia) in seno all’evento “la via della seta”. Collezionisti attenti possiedono alcune tempere e dei disegni a matita di Franco Mescola Stevenson.