Franco Politano – Apriti Cielo
La mostra, ispirata al forte significato del prestigioso spazio espositivo che la ospita, l’Oratorio dei Bianchi, è curata da Giacomo Fanale, che nel suo testo in catalogo scrive : L’opera del maestro Franco Politano, pensata per i luoghi intrisi di storia, come gli ambienti dell’Oratorio dei Bianchi, è un omaggio alla stessa storia dell’umanità.
Comunicato stampa
Giovedì 7 Giugno 2018 alle ore 18.30, L’Assessore a Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, il Dirigente Generale Sergio Alessandro , la Direttrice di Palazzo Abatellis , Evelina De Castro, in presenza dell’artista e del curatore inaugurano la mostra personale di Franco Politano, “Apriti Cielo”. Il Progetto, ideato dalla gallerista Daniela Arionte di Catania, in collaborazione con Fanale Architettura, è realizzato con il Patrocinio dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con il sostegno di Banca Generali . La mostra, ispirata al forte significato del prestigioso spazio espositivo che la ospita, l’Oratorio dei Bianchi, è curata da Giacomo Fanale, che nel suo testo in catalogo scrive : L’opera del maestro Franco Politano, pensata per i luoghi intrisi di storia, come gli ambienti dell’Oratorio dei Bianchi, è un omaggio alla stessa storia dell’umanità.
Una umanità che si mostra nella sua vera essenza, attraverso la semplificazione di un percorso di conquiste morali, e di una espiazione delle colpe dovute ad una collettività per la sua stessa natura ambigua e duale, sempre in conflitto tra bene e male. Un percorso di conquista e di espiazione dunque, che in questi luoghi vuole rappresentarsi. Eleggendo le sue opere a rappresentarne l’umanità subente ed impotente, l’artista vuole dare voce ad una pietas lungamente repressa. Ed è attraverso metafore che la debolezza umana viene messe a nudo.
Una denuncia di una umanità, più volte tradita ed oltraggiata, che rivive nei suoi simboli, attraverso il processo creativo.
L’artista non s’impone a giudice ne’ a questore, si limita a denunciare attraverso un suo sentire, l’oltraggio morale incessante che l’umanità continua a subire, a fronte di un sentire comune che ne condanna ogni iniquità.
Una denuncia espressa con ironia e saggezza, ogni opera nella sua consistenza è espressione di un disagio. L’uso di materiale povero e non solo, in parte materiale di riciclo, materializza il rinnovarsi di valori che il tempo ha intriso di sudore e di sofferenza. Ogni materiale di recupero è memore di una storia e di un vissuto. Una storia della storia che si rinnova sempre e comunque, conservando quanto rimasto del suo essere originario.
“Apriti Cielo”, scrive la Direttrice del Polo Evelina De Castro, riporta i luoghi al loro pathos senza tempo perchè di ogni tempo, di ogni passaggio storico, politico o religioso, riporta le emozioni alla esperienza individuale, drammatica e interiore attraverso il percorso che dall’esterno all’interno, dal basso verso l’alto, dalla chiesa della Vittoria all’Oratorio dei Bianchi, da avvio a un viaggio interiore in cui la materia dell’arte dei secoli passati, carica dei suoi valori estetici esaltati dalla patina storica, diviene vissuto profondamente individuale, motore di forte emotività. Le opere d “Apriti Cielo” , non addolcite e rese rassicuranti dal filtro del tempo, richiamano ad un presente che non consente distrazioni.
Catalogo in mostra edizioni Mondadori