Frank Auerbach – From Drawing to Painting
Prima mostra personale dedicata all’artista in Italia negli ultimi trent’anni.
Comunicato stampa
ALMA ZEVI è lieta di annunciare Frank Auerbach: From Drawing to Painting, la prima mostra personale dedicata all’artista in Italia negli ultimi trent’anni. Ampiamente considerato il maggiore artista inglese vivente, Auerbach (n. 1931, Berlino) è stato presentato l’ultima volta in Italia alla Biennale di Venezia del 1986, nella quale rappresentò la Gran Bretagna, partecipazione che gli valse l’assegnazione del Leone d’Oro. Questa mostra rappresenta il culmine della corrispondenza tra l’artista e Alma Zevi, e sarà accompagnata da una nuova intervista di Zevi ad Auerbach.
La mostra include un importante dipinto, mai esposto in Italia prima d’ora, e una serie di disegni, per la maggior parte lavori recenti che lasciano lo studio dell’artista per la prima volta in questa occasione. La mostra si incentra sull’intenzione di contestualizzare a livello internazionale un gruppo di artisti della Londra post-bellica; Auerbach è stato infatti una delle figure chiave di questo gruppo influente e radicale assieme ai suoi colleghi Michael Andrews, Francis Bacon, Lucian Freud, R.B Kitaj e Leon Kossof.
Tutti i lavori in mostra rappresentano il paesaggio urbano di Londra, gettando una nuova luce su un ritratto sensibile e dinamico di una città in stato di mutazione costante, dove l’artista fu mandato dai suoi genitori dalla Germania nel 1939, a otto anni. Negli anni Cinquanta, subito dopo aver concluso la scuola d’arte, Auerbach ha iniziato a dipingere le rovine di Londra dopo il Blitz, e questo ha portato allo sviluppo del suo fascino per i grattacieli, visibile in tutte queste opere.
La galleria presenta un gruppo di dieci nuovi lavori su carta, tutti intitolati Study for ‘From the Studio’, che sono stati completati alla fine del 2018 e mostrano ciò che si trova nelle immediate vicinanze del suo atelier. I disegni rivelano il tratto distintivo di Auerbach, nel quale le singole linee costruiscono composizioni dinamiche e complesse. Questi gesti, che si estendono oltre i limiti del foglio di carta, hanno una varietà e brillantezza di colori straordinaria. A differenza della sua tecnica pittorica, che si svolge in una serie di aggiunte e rimozioni, in cui l’artista graffia via e riapplica strati di colore, i disegni mostrano una tensione costante che sviluppa questi strati e culmina in opere particolarmente espressive e decise.
Da Johannes Vermeer a Vincent Van Gogh, il motivo dell’artista che dipinge il proprio studio rimane uno dei più affascinanti del canone estetico occidentale. È qui che l’alchemico “momento della creazione”, di solito un processo privato, viene immortalato. La decisione di Auerbach di dipingere l’esterno del suo studio, al posto dell’interno, è una scelta audace e particolarmente enigmatica che rivela poco della parte operativa dell’atelier e, non mostrando quello che lo circonda, il fulcro rimane la pratica. La chiave per comprendere il suo lavoro può essere decifrata nell’immagine stessa che osserviamo.
Oltre alla serie di nuovi disegni, ALMA ZEVI include nell’allestimento anche altri lavori su carta realizzati nel corso degli ultimi cinquant’anni, utili a comprendere meglio l’artista. Questi disegni hanno un’evoluzione ciclica, in cui l’artista ritorna sullo stesso posto anno dopo anno. Le più iconiche viste di questo tipo sono quelle di luoghi come Primrose Hill, Mornington Crescent e Hampstead Road, tutti a breve distanza dallo studio di Auerbach a Camden Town, nel nord di Londra, dove ha lavorato sin dal 1954. L’artista, fino a poco tempo fa, era solito camminare nella zona e dipingere tutte le mattine.
La mostra presenta anche un importante dipinto di Auerbach del 2006-2007. Presentato assieme ai disegni, il dipinto offre all’osservatore la rara opportunità di capire il metodo di lavoro seguito dall’artista nella realizzazione dei suoi lavori in serie. Tower Blocks: Hampstead Road mostra l’interesse di Auerbach verso il processo di rigenerazione urbana della Londra del dopoguerra, iniziato con i suoi dipinti di cantieri edili degli anni Cinquanta, e che fu anche il tema centrale di una sua personale presso la Courtauld Gallery di Londra nel 2009. Rappresentativa della natura ciclica dello sviluppo urbano di Londra, i colori accesi e il calore della brutalista Tower Blocks evidenziano la familiarità dell’artista con questa tematica e con l’architettura della città. L’inclusione nell’opera di un cartello stradale (una rarità, dato che molto di rado si ritrova la parola scritta nei suoi lavori) offre all’osservatore una visione più ampia della routine dell’artista.
L’allestimento traccia la rivoluzione innescata da Auerbach negli anni Cinquanta con un rinnovato interesse per la pittura figurativa e di paesaggio; questo ha aperto la strada alle generazioni più giovani di artisti che continuano a citare il suo lavoro come un punto di riferimento fondamentale e a cercare nuovi modi di reinterpretare il mondo che li circonda.
Frank Auerbach (n. Berlino, 1931) è ampiamente considerato il maggiore artista inglese vivente. Nel 1939, quando aveva otto anni, i genitori di Auerbach lo mandarono in Inghilterra dalla Germania (non li rivide più). A Londra ha studiato dal 1948 al 1952 presso St Martin’s School of Art, e dal 1952 al 1955 al Royal College of Art. Dal 1948 al 1953, inoltre, ha frequentato corsi serali presso il Borough Polytechnic, dove aveva David Bomberg come insegnante. Ha vissuto e lavorato a Londra Nord per quasi tutta la sua carriera. Auerbach ha inoltre rappresentato la Gran Bretagna nella 42ma Biennale di Venezia, nel 1986, durante la quale gli fu assegnato il Leone d’Oro.
Tra le mostre recenti a lui dedicate presso musei internazionali si annoverano Frank Auerbach, una retrospettiva alla Tate Britain, 2015 (Londra, Regno Unito) che è stata poi esposta presso Kunstmuseum (Bonn, Germania) nel 2015 e successivamente in diverse istituzioni in Regno Unito. Incluse tra le mostra ci sono anche Frank Auerbach: London
Building Sites, Courtauld Institute of Art, 2009 (Londra, Regno Unito); Frank Auerbach: Etchings and Drypoints, 1954 – 2007, Fitzwilliam Museum, 2008 (Cambridge, Regno Unito); Auerbach and Freud at the V&A: New Paintings, Victoria and Albert Museum, 2006 (Londra, Regno Unito); Frank Auerbach, Paintings and Drawings 1954-2001, Royal Academy of Arts, 2001 (Londra, Regno Unito); Frank Auerbach and the National Gallery: Working After the Masters, the National Gallery (Londra, Regno Unito); Eight Figurative Painters, St. Louis Art Museum (St. Louis, Missouri), nel 1990, poi esposta presso Yale Center for British Art (New Haven, Connecticut).
I lavori di Auerbach sono inclusi in collezioni di importanti musei quali The Art Gallery of New South Wales (Sydney, Australia); The British Museum (Londra, Regno Unito); Cleveland Museum of Art (Cleveland, Ohio); Israel Museum (Gerusalemme, Israele); The Metropolitan Museum of Art (New York, Stati Uniti); Museo de Arte Moderna da Bahia (Salvador, Brasile); Museo Rufino Tamayo (Città del Messico, Messico); Museum of Modern Art (New York, Stati Uniti); National Gallery of South Africa (Città del Capo, Sud Africa); Royal College of Art (Londra, Regno Unito); Scottish National Gallery of Modern Art (Edimburgo, Scozia); e Tate (Londra, Regno Unito).