Frontiere migranti rifugiati studi cartografici
La mostra sarà accompagnata da una serie di fotografie tratte dalla mostra “Des murs entre les hommes” a cura di Alexandra Novosseloff, Frank Neisse e della Documentation française.
Comunicato stampa
È impossibile parlare della migrazione degli esseri umani senza evocare le frontiere erette da altri esseri umani. La relazione è intima, in quanto la frontiera è anche l’ostacolo più pericoloso nel quale ogni migrante – clandestino o meno – s’imbatte nel corso del suo viaggio. Le mappe esposte sono degli schizzi a matita il cui aspetto incerto testimonia ciò che è la frontiera stessa : ambivalente e paradossale. Lo schizzo permette di essere anche più dinamico : i movimenti, le forme, i colori si esprimono con più vivacità. Si possono rafforzare i tratti, giocare sui contrasti, insistere sul carattere aleatorio della geografia del mondo. È quello che ne fa un’emozione artistica e allo stesso tempo politica. La mostra sarà accompagnata da una serie di fotografie tratte dalla mostra “Des murs entre les hommes” a cura di Alexandra Novosseloff, Frank Neisse e della Documentation française.