Fuori dal trecciato
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea nell’ambito del sostegno alla produzione e alla valorizzazione di un’artista presente nella Collezione Comunale di Arte Contemporanea (Manuela Mancioppi) ospita negli spazi di Casa Giovanni Mannozzi, in collaborazione con Associazione culturale Artforms (Prato) e con il supporto di Textmoda Tessuti (Prato), l’installazione FUORI DAL TRECCIATO (DENTRO CASA MANNOZZI) Le relazioni prendono forma.
Comunicato stampa
9 luglio – 28 agosto 2016
Casa Giovanni Mannozzi | Corso Italia, 105 | San Giovanni Valdarno
FUORI DAL TRECCIATO
(DENTRO CASA MANNOZZI)
Le relazioni prendono forma
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani con un intervento di Valentina Lapolla
a cura di Casa Masaccio arte contemporanea
con un testo critico di Matteo Innocenti
in collaborazione con Associazione culturale Artforms (Prato)
Azione partecipativa venerdì 8 luglio ore 19:00 presso Piazza Cavour
Inaugurazione sabato 9 luglio ore 19.00
Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea nell'ambito del sostegno alla produzione e alla valorizzazione di un'artista presente nella Collezione Comunale di Arte Contemporanea (Manuela Mancioppi) ospita negli spazi di Casa Giovanni Mannozzi, in collaborazione con Associazione culturale Artforms (Prato) e con il supporto di Textmoda Tessuti (Prato), l'installazione FUORI DAL TRECCIATO (DENTRO CASA MANNOZZI) Le relazioni prendono forma.
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi e Tatiana Villani sono coautrici di un progetto che si costituisce come un intreccio di fili e tessuti recuperati che divengono un racconto di comunità che si genera e ri-genera continuamente grazie alle diverse occasioni in cui viene allestito e condiviso. FUORI DAL TRECCIATO è un intervento a più livelli, una micro-contaminazione dello spazio, un espediente per intrecciare conoscenze reciproche e aprire lo spazio privato verso la città. Casa Giovanni Mannozzi, sede della Collezione Comunale di Arte Contemporanea, sarà in questa occasione il luogo espositivo di un lavoro fatto a più mani che aderirà alla struttura medievale del palazzo attraverso un percorso dallo sviluppo verticale che intende ridurre ai minimi termini la distanza tra interno ed esterno.
L'installazione porta in sé il ricordo di lavori manuali e dell'azione partecipativa che l'ha generata e costituisce un modello infinito, espandibile e senza fine capace di inglobare e rileggere diverse esperienze e azioni. In quest'ottica l'opera accoglie Chincaglierie, l'intervento di Valentina Lapolla che rilegge la traccia acustica frutto della registrazione di tutte le fasi di lavorazione permettendo all'energia prodotta in FUORI DAL TRECCIATO di fluire e modificarsi.
L'inaugurazione di sabato 9 luglio sarà anticipata venerdì 8 luglio dalle ore 19.00 in Piazza Cavour da un'azione partecipativa che vuole coinvolgere la comunità di San Giovanni Valdarno per realizzare nuove parti dell'installazione. Attraverso una pratica relazionale mirata alla spettatorialità attiva e al coinvolgimento di tutti (anziani, bambini, singoli e famiglie), le artiste invitano a creare insieme 'intrecci e grovigli', simboli delle relazioni innescate tra i partecipanti agli incontri e l'opera in evoluzione. Nel mese di luglio inoltre le artiste attiveranno dei laboratori che saranno dedicati all'avvicinamento dei ragazzi alle pratiche dell'arte contemporanea attraverso una modalità partecipativa.
Come sottolinea Matteo Innocenti in Four easy pieces, testo critico realizzato in occasione della prima esposizione dell'opera: “FUORI DAL TRECCIATO è un'azione normale che si conduce con atteggiamento normale, ed è proprio ciò che con naturalezza ne scaturisce – lavorare insieme, conoscersi, parlare in modo scherzoso o serio, assistere a qualcosa – a valere da testimonianza eccezionale di una necessità attuale. Sentiamo il bisogno di ricostituirci, a partire da comunità minime ma meglio partecipate in cui l’identità dell’uno si senta attratta, e non sopraffatta, dalla moltitudine che le consegue. Potremmo notare come le intenzioni generali della politica a riguardo delle integrazioni siano il sommo dell’ipocrisia e come da esse non derivi alcun risultato, anche quando vi si puntino attenzione e risorse; lo faremmo non per polemica sterile ma per manifestare che un esito del tutto diverso hanno invece quelle azioni che nascono dall’indipendenza dei singoli (noi): soltanto in una genuina interazione lo scambio io-altro, qualsiasi siano le provenienze e gli interessi, trova modi, facili o difficili che siano, di risolversi in qualcosa”.
L'installazione FUORI DAL TRECCIATO è stata prodotta a cura di Artforms, associazione culturale di Pamela Gori, Dominique Morellet e Rachel Morellet, e presentata nel giugno 2015 presso Interno 8 a Prato. Successivamente, maggio 2016, è stata esposta, a cura delle associazioni Momo e Anna, al MuMat di Vernio nell'ambito di Opere Aperte 02 sotto il nome di Intrecci e grovigli ed attualmente, fino al 17 luglio, è visibile in parte in DRESS CODEX, a cura di BAU, GAMC, Viareggio.