Fuori Programma

Informazioni Evento

Luogo
MUNICIPIO V
via G. Perlasca, 39, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/06/2021
Contatti
Sito web: https://www.fuoriprogramma.com
Generi
danza, festival

Geografia delle Relazioni è infatti il sottotitolo di questa edizione 2021, per ricordarci il valore e la necessità di uno sguardo che coinvolga in maniera orizzontale e inclusiva, mediante una programmazione abitata da artiste e artisti differenti e condivisa tra territori, teatri e festival di diversa natura.

Comunicato stampa

Fuori Programma ci accoglie quest’anno tracciando un ideale luogo di scambio generativo tra pubblici, artisti, enti culturali e luoghi. Geografia delle Relazioni è infatti il sottotitolo di questa edizione 2021, per ricordarci il valore e la necessità di uno sguardo che coinvolga in maniera orizzontale e inclusiva, mediante una programmazione abitata da artiste e artisti differenti e condivisa tra territori, teatri e festival di diversa natura. Il programma intreccia cinque linee di azione che disegnano una costellazione di relazioni volte a sostenere, promuovere e diffondere la danza contemporanea, per dar risonanza alle ragioni del corpo in virtù di un sentire comune che travalica “distanziamenti” e barriere geografiche, linguistiche, generazionali, architettoniche e sociali. Fuori Programma invita il pubblico in una traiettoria mobile che attraversa, anche questa stagione, il Municipio V e il Municipio XI di Roma, per raccontare lo sguardo di autrici e autori di differenti geografie. Geografie intese, non solo come luoghi fisici, ma come dislocazione del pensiero, delle prospettive, delle progettualità, fondate su un contatto, ultimamente negato e qui ricercato dando spazio e tempo ai processi di creazione, mediante residenze artistiche, al confronto, mediante incontri e workshop, alla condivisione, mediante la partecipazione a spettacoli in stretto dialogo con i luoghi, urbani, naturali e architettonici della città. Geografie da riscrivere collettivamente in ascolto di un tempo che chiama in causa la responsabilità senza rinunciare alla bellezza e una “coscienza collettiva simile ai movimenti degli stormi, e di questi movimenti nello spazio”, come la drammaturgia di “Flow” della Compagnia Linga ci suggerisce.