FUTURO. Arte e società dagli anni Sessanta a domani
La prima mostra temporanea delle Gallerie d’Italia di Vicenza dopo il lockdown è FUTURO | Arte e società dagli anni Sessanta a domani, ideata e curata da Luca Beatrice e Walter Guadagnini con il patrocinio del comune di Vicenza.
Comunicato stampa
La prima mostra temporanea delle Gallerie d’Italia di Vicenza dopo il lockdown è FUTURO | Arte e società dagli anni Sessanta a domani, ideata e curata da Luca Beatrice e Walter Guadagnini con il patrocinio del comune di Vicenza.
La visione del futuro, probabilmente, coincide con l’arte contemporanea come la intendiamo noi oggi. Strettamente legata, da una parte, all’idea di progresso, tecnologia, innovazione; dall’altra al desiderio e alla necessità del cambiamento: migliorare la società e se stessi convinti che ciò che sarà domani potrebbe essere migliore di oggi.
Ogni tempo ha la sua idea di futuro e quello che viviamo oggi si mostra molto più incerto di quello che si manifestò 60 anni fa. Gli anni ’60, infatti, segnano il decennio del boom economico, della crescita demografica, dell’ottimismo e del consumismo che nell’arte si traduce nell’era pop e nell’esplosione dei fenomeni giovanili. Per un’interessante e imprevedibile coincidenza, ci siamo trovati a vivere nel cambio di un secolo e di un millennio. Abbiamo atteso il primo giorno del 2000 con grandi aspettative e qualche paura. Vent’anni dopo, cosa è davvero cambiato? E l’arte, anche alla luce di quanto sta avvenendo oggi nel pianeta, è ancora in grado di intercettare i cambiamenti e raccontarli?
La mostra parte dunque dagli anni ’60 – con un’anticipazione dedicata al Futurismo che, per primo, ha interpretato sin dal nome l’idea di “futuro” – e si spinge fino al presente, con un finale aperto. Circa cento opere di artisti italiani e internazionali, appartenenti alla collezione Intesa Sanpaolo e a collezioni private, corredate da una serie di immagini fotografiche dall’Archivio Publifoto che meglio rappresentano e sintetizzano ciò che l’uomo, l’artista, ha provato in diverse epoche davanti all’enigma del futuro.
Il percorso espositivo è così strutturato:
Prologo (Futurismo)
Spazio/Tempo
Il futuro è IL PRESENTE (gli anni Sessanta)
Il futuro è IL POLITICO (gli anni Settanta)
Il futuro è IL SUCCESSO (gli anni Ottanta)
Il futuro è IL POSTUMANO (gli anni Novanta)
Il futuro è L’AMBIENTE (gli anni Duemila)
In mostra troverai fra le altre le opere di Boccioni, Depero, Fontana, Christo, Boetti, Hirst, Vasarely, Warhol, Lichtenstein, Rauschenberg, Rotella, Schifano.