Gabi Minedi – 9430 Clandestina
L’artista fa la spesa e si riduce a persona speciale. Apre il lucchetto, getta la chiave, divora finestre di un mondo anormale, dentro le scarpe ha sacchi di ghisa, pesanti i suoi passi come una stufa, ruba castagne, disegna e tossisce, perde i suoi occhi per cose già viste.
Comunicato stampa
9430 Clandestina - Milano 2012
L'artista fa la spesa e si riduce a persona speciale. Apre il lucchetto, getta la chiave, divora finestre di un mondo anormale, dentro le scarpe ha sacchi di ghisa, pesanti i suoi passi come una stufa, ruba castagne, disegna e tossisce, perde i suoi occhi per cose già viste, confonde la notte appoggiata a un balcone, si perde in bordelli puttane e rapine, gira per fogne, non cambia ma varia, del vivere sempre accampato per aria è lui che decide la vita o la morte con preti in calore e dentro a una botte fanno il bagno nel vino più rosso, cantano pranzi ma mangiano l'osso.
Patrizio Maria.
A Sant'Ambrogio Minedi fugge a Milano! Artista 'INDIE' Underground e 'Clandestina' con il giusto tic-tac della bomba che sta per esplodere a momenti ed imbrattare di colore magnifico e deciso questo mondo palazzo abitato da uomini grigi e carnivori. Not a storm in a cup of tea! É stato condannato all'ergastolo... vent'anni, tra evasioni e catture, per aver rubato un pezzo di pane. Non ha più un nome, é diventato un numero, il 9430. Ha perso fiducia nella vita, nella società e in se stesso, perché se hai un animo onesto, la galera ti convince del contrario; é in questo luogo di solitudine e rassegnazione che perdi te stesso, la strada maestra e diventi un miserabile agli occhi del mondo. Per tutti peró c'é un'altra occasione, un'opportunità.