Gabriele Arruzzo – Devotion and Suffering

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ANTOLOGIA
Via Bartolomeo Zucchi 14 (20052) , Monza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato 10-13 e 15-19.30

Vernissage
11/12/2014

ore 19

Artisti
Gabriele Arruzzo
Curatori
Matteo Maria Mapelli
Generi
arte contemporanea, personale

Devotion and Suffering – progetto espositivo pensato e arricchito anche da un corpus scelto di incisioni antiche di autori quali Piranesi, Guido Reni, Raffaello ecc. che, certamente contaminano la mostra aprendo quindi a dei “focus di lettura trasversali” dell’esposizione.

Comunicato stampa

“Devotion and Suffering” è il titolo della rassegna personale di Gabriele Arruzzo che aprirà il prossimo giovedì 11 dicembre negli spazi della Matteo Mapelli / Galleria Antologia di Monza. L’esposizione scelta raccoglie una selezione di alcune delle opere più significative che Gabriele Arruzzo [Roma, 1976] ha dipinto negli ultimi tre anni di attività. Dice di lui Alberto Zanchetta nella presentazione della mostra recentemente tenutasi presso il MAC di Lissone : La personalissima ricerca pittorica di Arruzzo è riconducibile alla sua propria “praxis pittorica”, caratterizzata da una moltitudine di dettagli che rimandano alle molteplici e variegate fonti iconografiche di cui si compone ciascuna sua opera…. [ ] …[ ] Che si tratti di incisioni, di miniature o di vecchie illustrazioni, Arruzzo saccheggia la storia dell’arte, assem-blandola attraverso un cut and paste che ci restituisce un complesso e labirintico ordito visivo…. tutte le opere esposte in mostra sono concepite come quinte scenografiche e macchine teatrali, si notino infatti i sipari che si ritraggono sui lati dei dipinti – sorta di grandguignoleschi palchi/patiboli ove si avvicendano generiche figure di pittori, tiranni e assassini. Si tratta ovviamente di metafore riconducibili ai patimenti e all’estasi dell’ars picta così come al ruolo stesso del pittore ... [ ]
Il progetto espositivo pensato per la rassegna monzese è arricchito anche da un corpus scelto di incisioni antiche di autori quali Piranesi, Guido Reni, Raffaello ecc. che, certamente contaminando la mostra e aprendo quindi a dei “focus di lettura trasversali” dell’esposizione, accompagnano anche lo spettatore ad una riflessione più compiuta sui meccanismi iconografici e percettivi delle immagini di Arruzzo, ricche di messaggi e simbologia e quindi molto più complesse di come ci appaiono ad un primo timido sguardo. In una recente intervista per Exibart … dice Arruzzo … [ ] Nel momento in cui sottraggo un’illustrazione al testo l’immagine diventa autonoma, una sorta di ready-made, arte pura perché priva di un fine pratico. Le immagini vengono ricontestualizzate e riutilizzate in modo diverso dallo scopo che avevano rispetto al testo originario. Aspetti fondamentali che devono essere tenuti in considerazione in merito al mio lavoro sono il riferimento alla memoria dell’arte e al medium che utilizzo nel processo creativo… [ ] Mi piace pensare che il mio atteggiamento nei confronti di ciò che faccio e di come lo faccio sia un po' quello dell’archeologo, che riscopre antichi frammenti che poi andranno a comporre una visione più generale dell’opera. Ma mi sento anche un po’ come l’architetto che mette in scena un'opera nel solco di una tradizione artistica italiana, profondamente figurativa … [ ]