Gabriele Giugni – Ulysses Syndrome

Fotografie subacquee che evocano visioni magnetiche di moderne sirene. Sono donne che nuotano, si muovono come sospese nell’abisso blu, corpi femminili, intrecci di gambe che rimandano agli incantevoli esseri metà pesce e metà donna.

Comunicato stampa

Il Mezzatorre Resort&Spa di Forio d’Ischia inaugura la mostra Ulysses Syndrome di Gabriele Giugni: fotografie subacquee che evocano visioni magnetiche di moderne sirene. Sono donne che nuotano, si muovono come sospese nell’abisso blu, corpi femminili, intrecci di gambe che rimandano agli incantevoli esseri metà pesce e metà donna.
L’artista romano, classe 1980, immortala l’apparizione inquietante e misteriosa delle sirene cantate da Omero. È la sindrome di Ulisse che ascolta le voci suadenti di queste mitiche creature senza soccombere al loro fascino. Il giovane artista romano partendo dal canto XII dell’Odissea si confronta con il mito, percorre il mare nostrum e con la macchina fotografica reinterpreta i racconti leggendari di Omero. Lui novello Ulisse, esplora le terre d’acqua, navigando sulle rotte mitiche, da Troia ad Itaca, per oltre 2000 miglia su una barca a vela del 1930 per quarantacinque giorni. Il risultato è un reportage fotografico di “sirene per caso”, di donne prestate a questi scatti suggestivi. Il fondo blu del mare, le trasparenze della luce, le profondità immobili degli abissi sono, insieme alle sirene, i protagonisti di queste immagini che vengono presentate sotto forma di installazione, in teche-scultura.
Con la mostra Ulysses Syndrome, il Mezzatorre Resort&Spa continua il proprio progetto di art-hotel inaugurato due anni fa: ogni stagione un artista invade gli spazi interni ed esterni dell’albergo offrendo agli ospiti nuove prospettive e un approccio diretto con l’arte. La mostra di Giugni già presentata al Madre di Napoli e ai Musei in Trastevere a Roma, sembra trovare negli ambienti del Mezzatorre, tra la roccia e il mare di Forio d’Ischia, la sua naturale collocazione.