Gabriele Maquignaz – Il Pianto di Cristo
Dipinti fortemente materici, cromatici, realizzati con assemblaggi di oggetti di uso quotidiano, inseriti in contesti originali.
Comunicato stampa
“Un Cristo che piange” a Gualdo Tadino ed un “Codice” da svelare. Toccano l’Umbria le performance artistiche di Gabriele Maquignaz.
A fare da sfondo la suggestiva atmosfera della Rocca Flea che giovedì 4 settembre, durante la “Notte al museo”, con il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, ed organizzata dal Polo Museale, con inizio alle ore 21.00, aprirà le porte, con ingresso libero, a tutti gli amanti dell’arte antica e contemporanea. Accompagnato da un gruppo di fiati, l’artista Gabriele Maquignaz, nato ad Aosta nel 1972, pittore, scultore ed ideatore di installazioni, dopo la presentazione della mostra, svelerà, attraverso una performance il suo “Codice Maquignaz”, eseguendo in circa venti minuti uno dei trittici che andrà poi a fare parte dell’esposizione personale durante il mese di settembre. Il Codice Maquignaz esprime l’intensità della sua opera, ossia l’indissolubile rapporto tra corpo e anima, tra fisicità e spiritualità, tra contingente ed eterno. Precedentemente, alle ore 18.00, presso la Chiesa di San Francesco, l’artista, per la prima volta, utilizzando una tela di misure monumentali, eseguirà “Il pianto di Cristo”, un suggestivo atto d’amore e di speranza che parte, non a caso, da una chiesa francescana e da una terra di pace quale l’Umbria. Gabriele Maquignaz è figlio d’arte.
Suo padre è il noto pittore Aimé Maquignaz, fin da bambino manifesta propensione e talento per la manualità creativa. Agli studi tradizionali affiancherà però anche altri interessi, come lo sci, di cui diventa maestro della Scuola del Cervino e dagli anni 2000, la politica, che lo vede impegnato nella sua regione. Maquignaz è anche imprenditore nel settore turistico, ma la passione per l’arte lo accompagna sempre durante la sua vita, fino a sfociare, nel 2002, in una necessità fisica e spirituale di esprimersi attraverso la pittura e la scultura. Nascono così i primi dipinti fortemente materici, cromatici, realizzati con assemblaggi di oggetti di uso quotidiano ed inseriti in contesti originali. Il desiderio sempre più intenso di condividere il momento creativo e l’atto fondante dell’opera d’arte, lo spinge sempre di più verso il mondo della performance e dell’istallazione. Sarà possibile visitare la tela monumentale presso San Francesco “Il Cristo che piange” e la personale alla Rocca Flea con i suoi codici, per tutto il mese di Settembre. Interverranno durante la manifestazione, l’Assessore alla Cultura Roberto Morroni, il Direttore del Polo Museale Catia Monacelli, la storica dell’arte Caterina Calabresi ed il Presidente dei Lions Enrico Amoni. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa: 0759142445, [email protected].