Gabriele Morrione – Madri e figlie
Ottanta madri e novantanove figlie sono i soggetti che ha scelto Gabriele Morrione portando avanti la sua ricerca fotografica preferita, iniziata molti anni fa, sull’universo femminile.
Comunicato stampa
Quanta confidenza e quanta distanza si celano tra una mamma e una figlia.
Specchio della volontà suprema di affermare se stesse, spudoratamente sicure di un legame imperituro e innegabile, trattenuto da tre “emme”, le più chiare, le più complicate.
Ognuna a modo suo, ognuna nei propri infiniti limiti. Scorrendo le immagini di questo libro, è lampante la ricerca, più o meno consapevole,
di un contatto; che sia fisico o spirituale, poco importa.
MARA ABRUZZESE – IL TEMPO IN Più
(testo nel libro/catalogo della mostra “Madri e figlie” – Infinito edizioni)
Dal 18 gennaio al 2 febbraio 2014, a Roma, presso lo Spazio espositivo Cerere (via degli Ausoni 3, San Lorenzo), si terrà la mostra personale di fotografia di Gabriele Morrione, MADRI E FIGLIE, aperta tutti i giorni, tranne la domenica, dalle ore 17 alle ore 21.
Ottanta madri e novantanove figlie sono i soggetti che ha scelto Gabriele Morrione portando avanti la sua ricerca fotografica preferita, iniziata molti anni fa, sull’universo femminile. Una ricerca che ha dato forma a diversi libri e numerose mostre personali. La ricerca su Madri e Figlie è caratterizzata da grande originalità e spesso coinvolge tre generazioni di donne, presentate in fotografie separate. Le prime sette immagini del lavoro sono state realizzate in anni precedenti, dal 1973 al 2010, e pubblicate su altri libri. A queste prime fotografie segue il lavoro monografico, durato circa otto mesi, compresi tra novembre 2012 e giugno 2013.
Come regola Gabriele Morrione ha richiesto la presenza, accanto alla madre, di tutte le figlie, senza alcun tipo di eccezione.
Prevalentemente eseguite nello studio dell’autore, con l’ausilio di tradizionali luci continue utilizzate sempre con modalità omogenee di illuminazione, queste fotografie, nel loro insieme, divengono una sorta di testimonianza psicologica della nostra società contemporanea. Un rapporto antico come il mondo, quello tra madre e figlia, dove i gesti sono spontanei o artificiosi, teneri o sostenuti, gioiosi o malinconici, ironici, a volte imbarazzati. Gesti rivelatori e inconsapevoli di un rapporto affettivo misterioso e profondo che, nelle sue infinite articolazioni, si svela all’obiettivo del fotografo sempre accarezzato da entusiasmo, curiosità, disponibilità a esporsi e guardarsi negli occhi.
La mostra è accompagnata da un libro/catalogo, “Madri e figlie”, pubblicato da Infinito edizioni. Il libro sarà in vendita durante la mostra e verrà poi distribuito nelle librerie a partire da marzo 2014.
Arricchiscono il volume i contributi introduttivi su questo tema di vari studiosi; lo completano le testimonianze scritte di molte madri e figlie fotografate.
Tutte le fotografie che illustrano il libro e che saranno oggetto della mostra omonima sono state realizzate su pellicola fotografica tradizionale in bianco e nero e stampate da Gabriele Morrione personalmente.
GABRIELE MORRIONE
Nato a Cento (Ferrara) nel 1947, vive e lavora a Roma. Ha iniziato fin da piccolo a interessarsi alla fotografia e già a tredici anni stampava da sé, con precoce maestria, le immagini in bianco e nero. Attività che continua a svolgere regolarmente anche oggi.
Diventa architetto ma la sua passione per le fotografia assume risvolti professionali: nella fotografia d’arte ha avuto importanti committenti privati (grandi collezionisti) e numerosi editori, tra cui Electa, Mazzotta, Kappa, Ilisso, Scheiwiller; nella fotografia d’architettura ha realizzato servizi fotografici per l’Università “La Sapienza” di Roma, per importanti imprese di costruzioni e ha documentato la produzione di numerosi architetti, tra cui Ludovico Quaroni, Giancarlo De Carlo, Tommaso Valle, Peressutti e Rogers, Alfredo Lambertucci, Giuseppe Perugini, Emilio Corvi e altri.
La mostra “Gaudí immagine e architettura”, tenutasi al Palazzo delle Esposizioni nelle sale di via Milano a Roma nel 1980, ha ottenuto esiti straordinari: quasi mille copie del libro vendute, 26mila visitatori, quindici giorni di proroga.
Morrione è stato, inoltre, tra i primi in Italia a introdurre la fotografia nella scuola come attività extracurricolare, esperienza dalla quale sono scaturiti veri e propri corsi pratici di fotografia, tra tecnica e storia.
Ma la vera passione di Morrione si è poi rivolta, senza più abbandonarla, alla fotografia di nudo femminile, in una continua ricerca che sappia raccontare e svelare l’unicità del corpo e il suo fascino seducente. Ugualmente intensa l’esperienza nel campo del ritratto, esercitato sia come ricerca espressiva e sperimentale, sia come attività professionale.
Attualmente sta lavorando ad un importante e complesso libro su Istanbul, la sua città preferita.
PUBBLICAZIONI
“Gaudí immagine e architettura”, Edizioni Kappa, 1979
“Fotografare l’architettura”, Edizioni Kappa, 1984
“Scuola, immagine e sperimentazione”, Edizioni Kappa, 1981
“La fotografia nella scuola”, Edizioni Kappa, 1984
“Anna e le bambole”, Centro culturale dell’immagine ‘Il fotogramma’, 1980
“Un volto nel tempo: ritratti di Filomena 1965-1983”, Romana Libri Alfabeto, 1984
“Grammatica di donna”, Borla, 1988
“Volti di donna”, Edizioni Kappa, 1989
“Passo a due”, Voland, 1997
“Veli”, Edizioni Kappa, 1998
“Sharon o del corpo svelato”, Edizioni Kappa, 2007
“Corpi di donna – Fotografie di Gabriele Morrione 1976 – 2007”, Edizioni Kappa, 2007
“Gente di Lipari”, Edizioni Kappa, 2009
“Voci: immagini e parole di donne 1964-2009”, Edizioni Kappa, 2009
“Cinque donne”, La Camera Verde, 2011
Negli ultimi anni ha collaborato con la rivista “Fotocomputer” con i seguenti articoli monografici: Il ritratto fotografico – Il nudo in fotografia – Ritrarre più soggetti – La fotografia dell’architettura – Fotografare i bambini – Un matrimonio alternativo – Praga: fotografare una città.