Gaetano Brundu – il Graffio del Leone
La mostra presenta un gruppo di opere del maestro Gaetano Brundu che hanno come elemento comune il “taglio” della tela.
Comunicato stampa
La mostra presenta un gruppo di opere del maestro Gaetano Brundu che hanno come elemento comune il "taglio" della tela. Dai primi Sacchi del '59, dove l'elemento taglio origina dal mondo Informale per assumere, nella ricerca estetica e architettonica, valori anticipatori dello Spazialismo, ai tagli A4 su tele di colori festosi e baffi leonini ormai divenuti firma-segno dell'artista. Chiudono, o meglio, aprono la mostra (visto l'ordine espositivo cronologico discendente) gli ultimi lavori nei quali il taglio- ritaglio, divenuto virtuale, fluttua negli spazi digitali di fotografie dal soggetto urbano (Parigi, Londra, Firenze, Berlino, Madrid) o naturalistico.
Un intervento site specific uniforma lo spazio espositivo rendendo irripetibile l'evento: un superbo grandioso baffo bianco su fondo rosso, che si stende sul pavimento, eseguito dal maestro in occasione dell'allestimento.
Gaetano Brundu (Cagliari -1936) è stato uno dei fondatori di Studio 58 e del Gruppo Iniziativa. Nel gennaio 1965 si è trasferito a Parigi dove ha soggiornato e lavorato fino al 1968, anno in cui rientrò a Cagliari. Erano gli anni dei favolosi vernissage da Maeght e da Sonnabend del Salon de Mai e delle notti a Montparnasse.
Gli anni '70 e '80 sono caratterizzati da una ricerca costante fortemente innovativa e originale che hanno portato il maestro ad essere uno dei più riconosciuti e stimati artisti contemporanei sardi. Dalla fine degli anni Novanta Brundu ha iniziato a dedicarsi ad interventi digitali prima su fondo neutro , poi su fotografia, ricerca alla quale ancor oggi si dedica.
Mostre:
Prima mostra personale a Cagliari (Biblioteca Universitaria) nel 1959. Fra le altre mostre personali: Cagliari (Gruppo Iniziativa) 1961; Cagliari (Galleria Il Capitello, Paesaggi mediterranei e colline) 1964; Parigi (Centre Culturel International) 1965; Parigi (Maison de l’Allemagne) 1965; Parigi (Maison Internationale) 1966; Cagliari (Facoltà di Lettere e Filosofia) 1967; Cagliari (Centro Cultura Democratica) 1968; Milano (Galleria Agrifoglio) 1968; Cagliari (Centro Arti Visive) 1971; Roma (Galleria Contini) 1976; Cagliari (Arte Duchamp) 1978-1981-1984-1987; Bologna (Artefiera, foglietti bianchi e disegnati) 1978; Cagliari (Spazio A, foglietti bianchi) 1979; Cagliari (Galleria Comunale, dipinti, foglietti bianchi) 1982; Cagliari (Arte Duchamp, performance Cross Now con i foglietti) 1986; Cagliari (teatro Palazzo d’Inverno, performance con i foglietti bianchi, Silenzioso Silenziare) 1988; Villanovaforru (museo Genna Maria, Colori che sfidano la notte) 1991; Cagliari (varie sedi, B. a Parigi) 1996; Cagliari (Spazio Pirandello, allestimento Maledetti Maledetti) 1999; Cagliari (Spazio Pirandello, L’Ultimo Naufragio) 2000; Cagliari (Spazio Pirandello, allestimento Torno Subito) 2001; Calasetta (Civico Museo d’Arte Contemporanea, acquerelli) 2002; Imperfetto futuro Art in progress (Centro Culturale Man Ray, Cagliari) 2003. Cagliari (Spazio P- Spazio (In)visibile, People in London) 2005; Cagliari ( bin ich ein Berliner? Interventi digitali su fotografie di Berlino, spazio P - Spazio (In)visibile ) 2006; Cagliari (Spazio P, Notte a Montparnasse, interventi digitali su fotografie di città : Monaco, Kassel, Firenze, Parigi) 2011; Sassari (Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi) 2011.
Efisio Carbone