Gaetano De Crecchio – Malanocte
Un viaggio all’insegna del surreale e dell’onirico, guidati per mano da Chronos, Mnemosine, Thanatos, Eris ed Era. Un viaggio attraverso passato, presente e futuro, nel quale i piani temporali si intrecciano e mescolano.
Comunicato stampa
Il 5 marzo 2017 si inaugura presso la sede dell'A-maze-ing Gallery di Pescara, alle ore 18.30, la mostra fotografica di Gaetano De Crecchio.
Gaetano de Crecchio, classe 1978, è Etnografo visivo, fotografo ma soprattutto sperimentatore. Negli anni realizza Taccuini di viaggio e Libri d'artista completamente fatti a mano nell'ottica di un'innovazione linguistico-narrativo-visuale. Ad oggi fotograficamente lavora e sperimenta in particolar modo con macchine stenopeiche autocostruite, tecniche alternative di ripresa e stampa, pellicole Istantanee (Impossible, Fuji, Zink) che gli danno la possibilità di manipolare le immagini e renderle uniche. Negli ultimi anni di sperimentazione ha messo a punto diverse tecniche di stampa fotografica alternativa, prima tra tutte la "Fotografia Fiscale" su carta scontrino.
Dopo i successi delle mostre "Binari Fantasmi" presso Museo Casa Natale di Gabriele D'Annunzio a Pescara, e "Archetipe Personae" tenutasi al Museo Archeologico Nazionale "Villa Frigerj" di Chieti, torna a Pescara proponendoci il progetto fotografico realizzato con pellicole Istantanee dal titolo MALANOCTE.
MALANOCTE è un viaggio all'insegna del surreale e dell'onirico, guidati per mano da Chronos, Mnemosine, Thanatos, Eris ed Era. Un viaggio attraverso passato, presente e futuro, nel quale i piani temporali si intrecciano e mescolano. MALANOCTE è un dialogo tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che vorremo che sia. L'abbandono fa da padrone, da scenografia. L'incuria, la dimenticanza, l'oblio sono il punto di partenza per una rilettura, per un'analisi ed una riscrittura della realtà che ci circonda. I personaggi che appaiono, come fantasmi, sono gli interlocutori di coloro che osservano, rappresentano il ponte tra il passato ed il presente, tra chi guarda e chi è osservato. Ognuno ha una storia da raccontare, ognuno ha da dire qualcosa a chi incrocia il proprio sguardo con il loro. A chi hanno di fronte chiedono solo di ascoltare, o meglio ancora di "ascoltarsi", di farsi delle domande e sforzarsi di darsi delle risposte. Ad ogni interlocutore racconteranno una storia diversa a seconda della domanda che verrà posta loro. Dunque, chiudete gli occhi, un bel respiro e, buon viaggio dentro voi stessi…