Gaetano Porcasi – Dai Gattopardi alla Globalmafia
L’arte contro il fenomeno mafioso, in un civile engagement per la “legalità giusta”. Questo spirito anima la mostra di Gaetano Porcasi, ventisei grandi tele che si susseguono tra l’allegoria della Sicilia dei “Gattopardi” e la rappresentazione metaforica della “Globalmafia” che ne costituisce oggi l’espansione nel mondo.
Comunicato stampa
L’arte contro il fenomeno mafioso, in un civile engagement per la “legalità giusta”. Questo spirito anima la mostra di Gaetano Porcasi, ventisei grandi tele che si susseguono tra l’allegoria della Sicilia dei “Gattopardi” e la rappresentazione metaforica della “Globalmafia” che ne costituisce oggi l’espansione nel mondo. Una mostra fortemente voluta dal Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, da sempre impegnato sul fronte della sensibilizzazione ai temi della mafia: basti ricordare gli incontri con esponenti di spicco della lotta alla criminalità organizzata come Nicola Gratteri e Raffaele Cantone.
L’itinerario corre su un dramma che, dalla mafia alle mafie, è diventato mondiale. I personaggi rappresentati si fondono con l’angosciante natura degli eventi dai quali sono estratti i loro volti. Segnano le tappe della resistenza dello Stato e della società civile. Tra essi, fiore nascente dall’orrore, c’è il volto, tenerissimo, di Rita Atria, la ragazzina nata in una famiglia mafiosa, morta suicida per seguire la sorte del suo padre adottivo Paolo Borsellino.
Nell’insieme, i vari quadri “narrano” un apocalittico ribaltamento in tragedia della civiltà aggredita dalla violenza mafiosa, e oscurata dai misteri italiani. Di qui la rivisitazione delle grandi stragi di mafia – e, tra queste, la strage dei Georgofili ancora angosciante nella memoria dei fiorentini − ma anche di quelle di altra natura degli anni del terrorismo.
Nei suoi esiti artistici − al di là del suo valore “didascalico” – la mostra è testimonianza di una singolare pop-art di impegno civile, affidata sia ad una densa simbologia, sia al crudo realismo di immagini forti (quasi provocatorie) e a colori esplosivi. Vi si intuisce, quale fonte, la lezione di Renato Guttuso, ma si sviluppa su un percorso creativo avvicinabile all’arte “narrativa” dei grandi muralisti della scuola di Diego Rivera.
Info. Tutti i giorni 10-18, chiusa il mercoledì, da 4 a 7 euro (rientra nel percorso museale del Palazzo, che comprende anche la Cavalcata dei Magi di Benozzo Gozzoli).
Nota biografica
Gaetano Porcasi, nato a Partinico (PA) nel 1965, ha perfezionato un innato talento artistico negli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. La sua maturazione artistica e la sua vocazione “educativa” (esercitata anche da docente nelle scuole superiori) sono l’esito di una ricerca tendente a sintonizzare la creatività con la passione civile. Sue opere sono esposte in permanenza nella “Casa della legalità” di Corleone e nella pinacoteca di Villa Fidelia a Perugia. Tra le sue numerose mostre, di particolare rilievo è quella recente nella sede del Parlamento europeo. La Cgil ha adottato un suo quadro per la tessera dell’anno in corso.