Gaia Inglesi – Saecula Saeculorum
La giovanissima fotografa senese presenta una miscellanea che spazia tra vari sperimentalismi, puntando particolare attenzione sulla ricerca fatta attraverso le polaroids.
Comunicato stampa
SAECULA SAECULORUM è il titolo della personale di GAIA INGLESI (Siena, 1993). La mostra
presentata da Gaia Pasi e curata da Stefania Margiacchi, inaugura sabato 8 febbraio alle ore 19:00 ad Untubo, vicolo
del Luparello 2, Siena e sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle ore 18:00 alle 01:00, fino al 14 marzo 2014.
La giovanissima fotografa senese presenta una miscellanea che spazia tra vari sperimentalismi, puntando particolare attenzione sulla ricerca fatta attraverso le polaroids.
È un occhio femminile, quello di Gaia Inglesi, che si confronta con il vitalismo della natura come forza che protegge e nasconde, che ossessiona ed affascina, infine gioca ad impressionare sulla pellicola la realtà e a modificarla come più le compiace.
È un divertissement il confronto con le piccole dimensioni delle Trasformation of polaroids,
collages che, con spirito pop, creano situazioni di pensieri provocatori nei confronti della società e della routine quotidiana: sull'uomo e sul suo (falso) progresso, sulla sua incapacità di
controllare la forza maniacale, trascinante e distruttiva, e dei propri animaleschi impulsi. Una
ricerca vacua d'identità, di proiezione di se stessi su tutto ciò che intrappola l'immagine riflessa – uno specchio, uno schermo, una pellicola fotografica. Fotografa della carta incollata, ritaglia e si diverte a fermare, nelle sue piccole, amare scenette, con il cinismo tipico della generazione cresciuta negli anni Zero, quelle realtà lontane dalla moralità umana ma allo stesso tempo drammaticamente inserite nella corruzione dell'indole selvaggia dell'uomo.
I lift off diventano invece vivisezione della fotografia e, successivamente, la sua autopsia: una
tecnica semi-dimenticata dal risultato delicato e senza-tempo. I palazzi si fondono ai colli così
come il cemento della città, grigio e nichilista, agli scheletri degli alberi invernali. Così la
pellicola si fa tessuto, leggero e posato sul cartoncino d'appoggio. I colori trasfigurano le realtà
riportate e fuse tra loro quasi per alchimia e l'intervento esterno dell'acquerello è il trait d'union tra il trascendente e l'immanente, valicando così, con quel fiume impercettibile di tinta,
l'esperienza sensibile.
Gaia Inglesi (Siena 1993), si è diplomata presso il Liceo della Forazione “S. Caterina da Siena” e
ad oggi frequenta la LABA di Firenze, cattedra di Fotografia. Scatti analogici, digitali e
manipolazioni di polaroid – trasformation e lift off – caratterizzano la ricerca, attraverso
sperimentazione, della giovane fotografa senese.
Nell'anno 2013 ha partecipato alle seguenti esposizioni:
Wednesday Aesthetic – Wine & Art, personale di fotografia, Meetlife Cafè, Siena.
Il sopruso Silente, collettiva di fotografia, Galleria Didee, Siena.
Lucciole per Lanterne, collettiva di fotografia, Magazzini del Sale, Siena.