Galleria Più Off

Informazioni Evento

Luogo
GALLLERIA PIU
via del Porto 48, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Venerdì 2 febbraio h10-19
Sabato 3 febbraio h10-23
Domenica 4 febbraio h10-19

Vernissage
02/02/2024

ore 10

Generi
performance - happening

In occasione di Art City 2024 Gallleriapiù ha curato uno speciale performativo dedicato al rapporto tra tecnologia e performance, al binomio corpo/account e alle identità virtuali. Tecno-stregoneria, intelligenza artificiale, oculus, avatar e sound neurali interrogano la natura dello spazio del reale attraverso la traiettoria del corpo smaterializzato e hackerato.

Comunicato stampa

In occasione di Art City 2024 Gallleriapiù ha curato uno speciale performativo dedicato al rapporto tra tecnologia e performance, al binomio corpo/account e alle identità virtuali. Tecno-stregoneria, intelligenza artificiale, oculus, avatar e sound neurali interrogano la natura dello spazio del reale attraverso la traiettoria del corpo smaterializzato e hackerato.

Da venerdì a domenica dalle h10 alle h13 la galleria sarà aperta per il matinée con Kamilia Kard che presenterà le performance del ciclo “HERbarium – Dancing for an AI”.  Corpi umani, piante velenose e “streghe digitali” danzano insieme esplorando il potere seduttivo e manipolatorio delle AI a ritmo della musica di Chiara Fabian. Negli spazi della galleria,  la performer Bruna Cerasa e piante velenose modellate in 3D tradurranno in danza una stessa coreografia: performance simultanee che introducono nella danza errori e sforzi di interpretazione da matrici umane a matrici artificiali. Il risultato è la percezione di una differenza perturbante e di un’esperienza tecno-stregata. Le piante velenose sono spesso state associate alla stregoneria e la stregoneria alle donne, cosa accade se in questo binomio interviene anche una AI-donna? L’artista ha realizzato un’edizione limitata di foulard in seta con stampe che riprendono frame video del progetto “HERbarium – Dancing for an AI” che saranno disponibili in galleria in occasione di ArtCity.

2.02 > 4.02 h10-13 Matinée con Kamilia Kard [durata 5 minuti]

2/02 “HERbarium – Dancing for an AI” performance – Love Potion 10.30, 11.30, 12.30
3/02 “HERbarium – Dancing for an AI” performance – Dream Potion 10.30, 11.30, 12.30
4/02 “HERbarium – Dancing for an AI” performance – Death Potion 10.30, 11.30, 12.30


Galleriapiù ospiterà anche l’esperienza VR “Let me see you Genesia” un’opera video a 360° dell’artista Marco Ginex, derivata dalla performance phygital “I see you Genesia”. Il progetto nasce dalla necessità dell’artista di indagare la propria identità e sessualità attraverso l’avatar virtuale Genesia. Questa figura femminile, dalle forme sensuali e animalesche, incarna simbolicamente l’anima più intima dell’artista, toccando la propria sfera familiare e sociale in stretta correlazione al territorio in cui è cresciuto. Il progetto si articola all’interno dello spazio virtuale Frenesia ClubVR, una riproduzione digitale creata da Ginex di un vecchio casale tra le campagne siciliane, la Masseria Bongiorno di Cacchiamo; in questo safe place, open source e decentralizzato, Genesia invita l’utente a lasciarsi attraversare da stimoli immaginifici tra corpo virtuale e quello materiale, in cui i movimenti sensuali e provocanti di Genesia lo immergono in una nuova dimensione, tanto introspettiva quanto avvolgente al ritmo del sound design di uwugore.

In occasione di Art City 2024 Gallleriapiù ha curato uno speciale performativo dedicato al rapporto tra tecnologia e performance, al binomio corpo/account e alle identità virtuali. Tecno-stregoneria, intelligenza artificiale, oculus, avatar e sound neurali interrogano la natura dello spazio del reale attraverso la traiettoria del corpo smaterializzato e hackerato.

Sabato 3 febbraio alle ore 21 il sound artist e performer Luca Pagan porterà in galleria “Multi-Node Shell” (durata 30 min), performance che utilizza l’AI e le wearable technologies per creare nuove architetture corporee. La sua pratica prevede l’indossamento di biosensori che grazie all’impiego di reti neurali sono in grado di esplorare la relazione tra suono e movimento corporeo. Per l’artista il rapporto con la macchina non è mai unidirezionale, ma si negozia di volta in volta.


Galleriapiù ospiterà anche l’esperienza VR “Let me see you Genesia” un’opera video a 360° dell’artista Marco Ginex, derivata dalla performance phygital “I see you Genesia”. Il progetto nasce dalla necessità dell’artista di indagare la propria identità e sessualità attraverso l’avatar virtuale Genesia. Questa figura femminile, dalle forme sensuali e animalesche, incarna simbolicamente l’anima più intima dell’artista, toccando la propria sfera familiare e sociale in stretta correlazione al territorio in cui è cresciuto. Il progetto si articola all’interno dello spazio virtuale Frenesia ClubVR, una riproduzione digitale creata da Ginex di un vecchio casale tra le campagne siciliane, la Masseria Bongiorno di Cacchiamo; in questo safe place, open source e decentralizzato, Genesia invita l’utente a lasciarsi attraversare da stimoli immaginifici tra corpo virtuale e quello materiale, in cui i movimenti sensuali e provocanti di Genesia lo immergono in una nuova dimensione, tanto introspettiva quanto avvolgente al ritmo del sound design di uwugore.