Gary Jo Gardenhire – Golly!
GOLLY! è una mostra dedicata a una riflessione sui modi in cui ciò che è personale può costruire narrazioni profonde sulla collettività e il collettivo può fornire nozioni appiattite o fragili di individualità.
Comunicato stampa
GOLLY! è una mostra dedicata a una riflessione sui modi in cui ciò che è personale può costruire narrazioni profonde sulla collettività e il collettivo può fornire nozioni appiattite o fragili di individualità. La mostra è un mash-up dei dipinti astratti dell'artista e delle sue opere basate su motivi dedicati al menestrello dei Golliwogs; i primi, una meditazione sull'infanzia dell'artista nel Midwest, sulla trapunta nordamericana e sulle geografie lontane e, le seconde, una lotta contro le nozioni di proprietà e un distacco attivo degli stereotipi dalle loro implicazioni umane.
La serie Great Plains di Gardenhire è la fusione tra le vedute aeree dei campi agricoli e le antiche tradizioni nordamericane del quilting. Le opere sono meticolosamente stratificate con geometrie gocciolanti che sfuggono alla tradizione minimalista della griglia inquanto basate su quadrati a favore di un sistema a griglia triangolare abbastanza coerente da convincerci del suo rigore formale e abbastanza casuale da invogliarci verso le geometrie fatte a mano di tessuti increspati e cuciture irregolari tipiche del quilting. La stratificazione viscerale del colore e la freschezza dei sottili strati pittorici forniscono una profondità e una complessità che conferiscono ai frammenti visibili di tela bianca la festività degli stendardi celebrativi. Questi dipinti risvegliano l'invocazione spirituale delle vetrate, mantenendo l'umiltà della mano come intrinsecamente divina.
La serie Golliwogs, invece, è un corpus di opere su carta che fanno sfilare menestrelli attraverso le caricature disumane del blackface. Decoratamente ludiche e colorate, queste opere sono espressamente bidimensionali e non permettono allo spettatore di immaginare aldilà della superficie della carta. Questo appiattimento intenzionale del tropo è impegnato nell'opera di sovversione e di recupero da ciò che è stato creato per demonizzare e ridicolizzare in immagini seducenti e stimolanti che allo stesso tempo disturbano e raccontano. Il nuovo frammento di questa serie, dipinto con stampe antiche, accende le implicazioni storiche nella costruzione della caricatura di Golliwog e la capacità di questa parodia di togliere le sfumature. La raccolta di queste opere, come composizione collettiva, si pone in contrasto con la spazialità consapevole della serie Great Plains, invitando lo spettatore a colmare la distanza tra queste opere apparentemente disparate, la cui collisione di identità e astrazione sconvolge l'investimento conservatore nel figurativo attraverso un'incarnazione formale del pensiero. La mostra fa parte della V° Edizione di Black History Month Florence