Gemma Rossi – Io sono al buio
“Io sono al buio” è un insieme di lavori che l’artista ha tirato fuori dal suo sguardo lucido ma coinvolto sulle sofferenze che molte donne ancora sono costrette a subire dalle loro scelte, dai lori sogni.
Comunicato stampa
IO SONO AL BUIO
GEMMA ROSSI
A CURA DI DOMENICO RUGGIERO
OPENING E WELCOME DRINK 08 MARZO 2018 DALLE ORE 19:00 ALLE ORE 24:00
JOE PENA’S Via Savona 17, Milano
In mostra sino al 14 Aprile 2018, orari apertura 19/24 tutti i giorni tranne il lunedì.
Abbiamo scelto “Io sono al buio” perché è un lavoro che non segue il filone sensazionalista. Non soddisfa le tendenze morbose di un pubblico annoiato che si rincuora delle disgrazie altrui. “Io sono al buoi” è una denuncia proprio di tutto questo. Ci parla in silenzio del silenzio di Gemma. Gemma Rossi un’artista che ci ha toccato il cuore. Non segue strategie, per la sua arte attinge essenzialmente dalla sua vita. È un’artista che si mette in gioco senza astuzie, i suoi gesti sono autentici e frutto del suo vivere il mondo ed i suoi disagi. Gemma ci obbliga a togliere la maschera del perbenismo, a calpestare gli orrori per calpestare la parte buia di noi stessi. “Io sono al buio” è un insieme di lavori che l’artista ha tirato fuori dal suo sguardo lucido ma coinvolto sulle sofferenze che molte donne ancora sono costrette a subire dalle loro scelte, dai lori sogni. È un grido dal buoi che chiede sguardi, azioni e aiuto alle molte donne che ce l’hanno fatta, che hanno avuto la forza di non soffrire più, di liberarsi dalle condizioni di violenza, la forza per non morire, la fortuna di non soffrire.
Domenico Ruggiero
In collaborazione con ISTITUTO ITALIANO DI FOTOGRAFIA.
A Milano nasce un luogo visionario: Liquid Eye Gallery, Savona 17, presso il Joe Penas, il rinnovato luogo del gusto e del fine drinking.
Uno spazio dedicato alla fotografia perché crediamo che sia lo strumento che più di tutti ci aiuti a leggere il contemporaneo. Il suo linguaggio è lo stesso dei nostri pensieri. Creiamo immagini ed in base a quelle compiamo le nostre scelte. Il nostro inconscio elabora immagini che condizionano il nostro modi di stare in vita nella vita. Gli artisti lo sanno e ci raccontano, dalla nascita del mondo, chi siamo, stimolando il nostro pensiero, evolvendolo e rendendolo lucido sulla nostra vita e suoi nostri rapporto sociali. Un linguaggio presente, nel presente. Perché Liquid Eye? È una scelta romantica dettata dal curatore Domenico Ruggiero. Gli occhi liquidi sono quelli che ci attraggono, quelli di chi non ha bisogno di parole per farsi capire. Sono gli occhi di chi guarda il mondo attraverso la sia emotività ed attraverso quella sofferenza che ci rende consapevoli. Sono sempre gli occhi più importanti, della libertà e di chi è imprescindibile per noi. Gli occhi capaci di meraviglia e di empatia. Gli occhi che ci mancano sempre. Gli occhi dell’Amore.
Ed è così che l’Istituto Italiano di Fotografia accetta un nuovo impegno a Milano. A convincerlo è stato l’incontro con Rachele Camporese e Luca Lorenz, i giovani titolari del Joe Penas, che hanno dimostrato una straordinaria sensibilità artistica ed una tale intelligenza tale da voler dedicare una parte sostanziale del loro locale alla fotografia di ricerca. Nasce Liquid Eye, uno spazio che proporrà lavori di artisti e fotografi d’avanguardia che mettono in gioco la loro autenticità per esprimere le loro personali visioni. Saremo al fianco di chi ha coraggio di indagare la radice dei propri pensieri sul mondo e di chi, con qualunque stile, ci comunica le sue idee e non quelle degli altri. Per IIF una sfida che oltrepassa il confine della scuola per mettere a frutto ancora di più l’esperienza pluriennale con la quale ci ha abituati ad eventi e mostre sempre di alta qualità tanto da farlo diventare, anche attraverso la sua didattica innovativa, un punto di riferimento e di eccellenza della fotografia italiana.
Domenico Ruggiero
In collaborazione con ISTITUTO ITALIANO DI FOTOGRAFIA.