Geometrie del sangue

Opere riunite attraverso alcuni esempi scelti, linguaggi che in queste risuonano di informazioni originarie come nel codice genetico.
Comunicato stampa
Questa mostra è una questione di famiglia.
Kelly Blecich, (Milano, 1953-2023), pittrice; Enzo Bosco, (Santa Margherita Ligure, 1943), pittore; Mattia Bosco, (Milano, 1976), scultore.
Opere riunite attraverso alcuni esempi scelti, linguaggi che in queste risuonano di informazioni originarie come nel codice genetico.
Esiti e sviluppi di ricerche individuali che sottoscrivono tutti la vocazione all’arte. Questa esposizione vuole anche essere un omaggio a due anni dalla scomparsa di Kelly Blecich.
L’arte migra attraverso le vite, si trasmette e si accresce. Ogni artista eredita forme, gesti, intuizioni e li lascia a chi verrà dopo, come se tutti lavorassero a un’unica opera infinita.
In questa mostra, le opere di mio padre, mia madre e mie si intrecciano nello spazio, tracciando una continuità che va oltre le singole esistenze. La pittura e la scultura non sono solo espressioni individuali, ma segmenti di una stessa geometria, fatta di sangue e materia, di memoria e trasformazione.
Forse l’arte non appartiene mai del tutto a chi la crea. Forse esiste in questo movimento, nel suo migrare da una mano all’altra, da un tempo all’altro, senza mai fermarsi. M.B.