George Stamatakis – Atmosfera

Prima mostra personale in Italia di George Stamatakis.

Comunicato stampa

La Galleria Valentina Bonomo è lieta di annunciare l’apertura della prima mostra personale in Italia di George Stamatakis il 19 ottobre 2021 al portico d’Ottavia, presentata da Alessandra Pace.

George Stamatakis (Creta, 1979) ha finora prediletto la pittura paesaggistica di piccolo e medio formato, ma ha anche realizzato ritratti e installazioni. I suoi quadri suggeriscono paesaggi irreali e atmosfere dense che trasmettono emozioni sobrie. Eseguiti con colori a olio su tela utilizzando solo due tinte, il bianco di titanio e il bruno Van Dyck, le sue opere offrono una sorprendente tavolozza di sentimenti che lo spettatore riconosce come celati nel profondo di ogni individuo, frutto dell’intreccio di esperienze di vita. Anche Stamatakis, come tanti artisti, concentra la propria attenzione sulla risoluzione cromatica, ma utilizza il colore, già instabile agli agenti atmosferici, come strumento politico. Accentuando volutamente l’instabilità del colore, egli si adopera per instillare nel pubblico una cultura della cura mirata ad affrontare problemi urgenti come la tutela dell'ambiente. Soprassiede ai temi personali che l’avevano assorbito in passato per impegnarsi in questioni che ci accomunano e accrescano il nostro senso di responsabilità civile. Alcuni quadri sono saturi d’olio, dopo che Stamatakis aggiunge ulteriore olio ai colori che impiegheranno anni a essiccare completamente, dunque la pittura resterà a lungo vulnerabile alla luce e ai fattori ambientali. Altri quadri consistono in materiali vegetali come il lino e l’indaco, combinazione scelta apposta per la sua delicatezza. Solo se protetti con dedizione i colori non cambieranno col trascorrere del tempo. Anche i colori dei fiori, dei corsi d’acqua, delle farfalle ai quali siamo affezionati, sono suscettibili al rilascio di agenti chimici nell’ecosistema e dunque già in corso di mutamento. Fra vent’anni il colore del mare che ci fa sognare fin dall’infanzia sarà diverso. La cura che rivolgiamo verso il dipinto per preservarlo nel tempo è la medesima che dovremmo riservare alla natura affinché si conservi così come l’amiamo.

PRESS RELEASE

Galleria Valentina Bonomo is pleased to announce the opening of the first solo exhibition in Italy by George Stamatakis the 19th of October 2021 in the portico d’Ottavia, presented by Alessandra Pace.

George Stamatakis (Crete, 1979) has up until now favored landscape painting of small and medium formats but has also realized portraits and installation. His paintings suggest unrealistic views and dense atmospheres that imply sober emotions. His works, made by using only two different tints of oil colors on canvas, titanium white and Van Dyck brown, present a rich palette of emotions that each observer feels as concealed in one’s spirit, the result of the intrigue that is life. Stamatakis too, like many other artists, gives much attention to chromatic resolution, but uses the various colors, already unstable when it comes to the atmospheric agents, as political instruments. By willfully emphasizing the color’s instability, he strives to instill in the public the culture of a cure targeted to face impelling problems such as the environment’s safeguard. He now postpones the more personal themes that had absorbed him in the past to commit to matters that he would like to unite us all and to grow our sense of civic responsibility. Some paintings are saturated with oil, since Stamatakis sometimes adds more oil to the already oily colors that will now take years to fully dry out, so paint will stay vulnerable to light and atmospheric factors for a long time. Other paintings are made of vegetal materials such as linen and indigo, a combination deliberately chosen for its delicacy. Only if dutifully protected these colors won’t change with the passing of time. The colors that make up the flowers, the waterways, the butterflies we are so fond of are also susceptible to the release of chemical agents in the ecosystem, thus already in mutation. In twenty years, the color of the sea that has made us dream since we were kids, will be different. The attention that we reserve to the painting so to preserve it in time is the same attention we should reserve for nature for it to be conserved as we love it today.