Gesine Arps – Io Amo
Un mondo onirico, fatato, ironico, è quello che Gesine Arps racconta attraverso le sue opere, quaranta esposte in questa Personale, allestita nella nuova sede della Galleria ARTissima di Silvia Prelz, quindici delle quali inedite che per la prima volta escono dall’Atelier dell’Artista e vengono esposte ad Abano.
Comunicato stampa
Un mondo onirico, fatato, ironico, è quello che Gesine Arps racconta attraverso le sue opere, quaranta esposte in questa Personale, allestita nella nuova sede della Galleria ARTissima di Silvia Prelz, quindici delle quali inedite che per la prima volta escono dall’Atelier dell’Artista e vengono esposte ad Abano.
Un mondo fuso nei colori primari - il rosso fuoco e blu oceano -, sapientemente mescolati al rosa acceso, al turchese, al verde menta, all’oro e all’argento e al multimaterico del vetro, del bronzo, del rame.
Nella sua arte che è meditazione, ma è anche allegria e magia, Gesine usa il linguaggio delle immagini, delle forme, dei colori e dei materiali più diversi tutti utilizzati con grande maestria e versatilità.
Non cattura la realtà, non ferma le immagini che sono sempre in movimento, a volte vorticoso, a volte scherzoso, non rispetta le leggi della gravità o della prospettiva perché si ritiene una sorta di “stregone”, un intermediario dell’occulto allo stesso modo in cui gli sciamani riescono a gettare lo sguardo al di là dell’intellegibile e a raccontare agli uomini, attraverso immagini e simboli, quanto vedono.
Gesine si muove con disinvoltura tra epoche e culture differenti, viaggiando nel tempo, nella memoria, nella dimensione del sogno e della favola. Ama l’acqua perché simboleggia le forze dell’inconscio e perché è l’elemento vivificante per eccellenza; adora i fiori, simbolo di purezza e di perfetta unione tra colore e forma, simbolo e espressione più elevata dell’allegria della Grande Madre Natura.
Le piacciono i pesci perché sono simbolo di ispirazione che “esce dalle nostre acque interiori” e nel loro movimento di onde generano il momento del creare.
Ama l’Italia nella quale ha scelto di vivere, paese così ricco di tracce importanti delle culture classiche greca, latina, etrusca, quella che forse ama di più e della quale ripercorre le vestigia nel luogo dove ha deciso di vivere; così come quella medievale popolata di torri, castelli, mura merlate e ponti levatoi, tutti presenti nei “suoi” paesaggi.
Sceglie i colori che adagia su fondi d’oro e d’argento che sono la sua interiorizzazione dell’eredità dei grandi
Maestri della nostra Storia dell’Arte: Piero della Francesca, Giotto. Ma non dimentica i riferimenti della sua cultura d’origine: Emil Nolde, Franz Marc, pittori dell’Espressionismo tedesco del quale riprende i colori accesi e definiti; e Marc Chagall, come lei “pellegrino tra due mondi”. Per Gesine l’Italia e la Germania, per Chagall la Russia e la Francia. Chagall racconta storie eterne; Gesine Arps mostra istantanee dell’eternità.
GESINE ARPS
Nasce ad Hannover, in Germania, il 3 novembre 1964. Inizia ad esporre giovanissima nella sua città natale in diverse collettive e, nel 1985, organizza la sua prima personale presso la Galerie am Bahnhof, sempre ad Hannover.
A ventidue anni lascia la terra natia per trasferirsi ad Urbino, dove termina gli studi artistici e inizia la sua collaborazione, dal 1990, come designer presso lo studio dello stilista Piero Guidi. Durante il soggiorno italiano non mancano però le occasioni espositive anche all'estero mentre si susseguono, a ritmo incalzante, gli appuntamenti artistici italiani tra i quali nel 1991 alla Galleria Comunale dell'Immagine di Rimini. Dal 1994 l'artista amplia la sua ricerca linguistica non più solo dedicata alla pittura; sperimenta differenti mezzi e forme espressive e interviene anche con installazioni realizzate con i materiali più inconsueti. Ha quindi inizio una serie di esposizioni in Italia e all'estero che accrescono, col passare degli anni, il bagaglio culturale dell'artista e la sua considerazione da parte della critica. Stabile rimane il rapporto con la Germania, suo paese di origine, dove l'artista viene sempre più spesso invitata ad esporre in musei ed enti pubblici come il Museo Duingen nel 2003 e nel 2004 presso il Tribunale di Colonia in occasione di "Strömungen", una collettiva di pittrici organizzata dalla Fédération Internationale Culturelle Féminine. Una lunga serie di esposizioni la vede ultimamente protagonista di performance ed eventi tra Francia, Olanda, Germania e l'Italia, dove ormai da tempo si è definitivamente stabilita.