La mostra è dedicata al maestro Gaetano Grillo e al suo ex allievo Alessandro Gioiello diventato suo collaboratore per la rivista “Accademy of fine arts”, curata e diretta dallo stesso Grillo. In questo caso con il titolo G&G abbiamo preferito indicare più che percorsi espressivi identitari, alcune somiglianze di famiglia, di filiazioni che sembrano sostanzialmente indicare atti di pensiero e di linguaggio comuni.
Comunicato stampa
Nuovo CIB (Centro Internazionale di Brera) associazione culturale diretta da Ettore Pasculli, con la
collaborazione del CRAB (Centro di ricerche Accademia di Brera) e con il sostegno di Bayer inaugura la seconda mostra prevista per quest’anno dal titolo G&G. Dopo la serie di mostre chiamate DUEL ispirate alla dualità, alla differenza e alle diverse modalità con le quali l’artista si misura con lo spazio, ora il curatore, Francesco Correggia, intende mettere in primo piano le analogie, le simpatie, gli analoghi percorsi poetici e letterari, che non necessariamente si ispirano a fonti artistiche comuni. Qui lo spazio diventa un luogo d’ispirazione letteraria e di condivisione seppure con registri formali diversi.
La mostra è dedicata al maestro Gaetano Grillo e al suo ex allievo Alessandro Gioiello diventato suo collaboratore per la rivista “Accademy of fine arts”, curata e diretta dallo stesso Grillo. In questo caso con il titolo G&G abbiamo preferito indicare più che percorsi espressivi identitari, alcune somiglianze di famiglia, di filiazioni che sembrano sostanzialmente indicare atti di pensiero e di linguaggio comuni.
Nelle opere di Grillo è sempre una metafora di una classicità perduta che ritorna sotto forma di un
frammento sospeso, di un’icona che sembra sospendersi fra il pensiero occidentale e quello orientale.
La pittura, più che scrittura, diventa un alfabeto che si iscrive sulla carne dell’opera, sia essa scultura o superficie pittorica. Alessandro Gioiello è il tipico artista giovane il cui lavoro è all’incrocio tra realtà e immaginazione, fotografia e pittura, vita e cartoons, infanzia ed età adulta. I fumetti e le favole, ma anche la contemporaneità e la cronaca, diventano aperture verso un immaginario affabulante, a volte grottesco e surreale, anche là dove sembra ci sia soltanto la cruda immagine dell’istante.