Gia Edzgveradze – The Dud Smuggler (Unexpected Outcome)

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO TOMMASEO
Via Del Monte 2/1, Trieste, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/12/2014

ore 18,30

Patrocini

una produzione Trieste Contemporanea e Studio Tommaseo
nell’ambito del progetto Smuggling Anthologies

Artisti
Gia Ezgevradze
Generi
arte contemporanea, personale

L’artista propone in mostra allo Studio Tommaseo The Dud Smuggler (Unexpected Outcome) – Il contrabbandiere difettoso (un risultato inaspettato). L’allestimento è uno svolgimento del suo progetto proposto per Smuggling Anthologies – Antologie di contrabbando , l’iniziativa croata-slovena-italiana appena conclusasi.

Comunicato stampa

Felice e attesissimo ritorno a Trieste dell’artista georgiano Gia Edzgveradze, già Premio Giovane Emergente Europeo Trieste Contemporanea 1999. L’artista propone in mostra allo Studio Tommaseo The Dud Smuggler (Unexpected Outcome) - Il contrabbandiere difettoso (un risultato inaspettato). L’allestimento è uno svolgimento del suo progetto proposto per Smuggling Anthologies - Antologie di contrabbando , l’iniziativa croata-slovena-italiana appena conclusasi. Il personale contributo di Gia Edzgveradze ai temi del contrabbando è una poetica riflessione sulla prigionia, sull’immaginazione, sulla fuga. In mostra una riproduzione della famosa falsa testa lasciata di notte nel letto - conservata tuttora in una sorta di museo della prigone americana - per la famosissisima e unica fuga dal carcere di Alcatraz, da cui il regista Don Siegel ha anche tratto il film Escape from Alcatraz. Questo elemento cardine della mostra fa rimbalzare sulla perete opposta un’interpretazione lirica e concettuale dell’eterno sogno dell’essere umano di contrabbandare il sole.
È proprio l’artista il contrabbandiere fallito per antonomasia, il dud smuggler del titolo: nel suo eroico tentativo, spesso incompreso, di divulgare bellezza e conoscenza. La poetica di Gia Edzgveradze è fortemente influenzata dalla sua vita in Unione Sovietica, uno stato totalitario dove ad ogni livello e su ogni territorio c’erano restrizioni e divieti e dove, di conseguenza, anche il contrabbando esisteva ad ogni livello e su ogni territorio. Una riflessione sulla dinamica e gli esiti del traffico di idee, di tutto ciò che era altro dal set culturale sovietico, realizzata con originalità e la consueta ironia e humor irriverente che contraddistinguono il lavoro dell’artista.
Sarà a disposizione del pubblico un denso testo scritto da Gia Edzgveradze sulle categorie di contrabbando che esistevano in Unione Sovietica e che l’artista distingue in tre gruppi, i "contrabbandieri di ribellione", i "contrabbandieri di paradiso" e i "contrabbandieri della luna", i suoi preferiti.
Gia Edzgveradze è nato a Tbilisi, in Georgia e vive e lavora a Düsseldorf, in Germania. Tra le sue presenze nei più prestigiosi musei ed eventi internazionali è restata indimenticabile la sua incredibile partecipazione alla Biennale di Venezia del 1997, quando riempì il padiglione Russo di riso e carote. È stato docente nelle più importanti strutture educative artistiche tedesche: l'Accademia di Düsseldorf, la UDK di Berlino e la Alanus University di Alfter (Bonn).