Giacomo Costa – Infinitely delicate landscapes
La nuova serie di opere dell’artista approfondisce la sua indagine sul fragile rapporto tra l’uomo, i modelli di sviluppo e l’ambiente che ci circonda.
Comunicato stampa
Dal 7 dicembre, l’Assessorato per i Beni e le Attività Culturali del Comune di
Diano Marina in collaborazione con la Civiero Art Gallery e la Galleria
Guidi&Schoen di Genova, presenta negli spazi della sala “R. Falchi” del Palazzo
del Parco di Diano Marina l’artista fiorentino Giacomo Costa con la mostra
“Infinitely delicate landscapes”.
La ricerca artistica di Giacomo Costa ha ottenuto un riconoscimento
internazionale raro per un artista italiano. Le sue opere sono state esposte in
prestigiose istituzioni come il Centre Pompidou e la Biennale di Venezia, il
Leopold Museum e la Caixa Forum di Madrid, nei musei di Seoul e di Brisbane.
Il suo lavoro è stato pubblicato e commentato su magazine internazionali
come il New York Times e El Pais.
La nuova serie di opere dell’artista approfondisce la sua indagine sul fragile
rapporto tra l'uomo, i modelli di sviluppo e l'ambiente che ci circonda.
In un mondo sempre più dominato da logiche evolutive, economiche e sociali
che minano la sostenibilità del futuro dell'essere umano, la necessità di
rappresentare questo sottile equilibrio instabile diventa il centro del
linguaggio visivo dell'artista e il fulcro dei suoi “paesaggi infinitamente
delicati”.
Paesaggio inteso non solo come elemento naturale ma come una complessa
stratificazione di significati e relazioni tra l’uomo e gli ecosistemi. Costa ci fa
riflettere sul fatto che ormai la gran parte di quello che consideriamo
“paesaggio” è di natura antropica.
Per circa 20 anni le sue immagini sono state generate attraverso l'uso di
software 3D, il processo di realizzazione delle immagini consisteva nel
disegnare ogni singolo dettaglio, come se fosse una forma di modellazione
virtuale. Il limite di questo approccio era l'impossibilità di creare scenari di
dimensioni potenzialmente infinite.
In questa nuova serie Costa ha implementato l'algoritmo per poter elaborare
nuovi tipi di dati che generano risultati molto diversi ma che si basano sulla
stessa procedura. L'idea di generare mondi attraverso regole e dati permette
di creare scenari con una grande percentuale di casualità, lasciando la libertà
artistica di fotografare virtualmente un mondo creato nelle basi e nei principi,
ma non nei singoli elementi. Pur essendo il creatore dello scenario, l’artista
per ottenere le immagini deve esplorare questi mondi come se stesse
realizzando un reportage fotografico, scoprendo punti di vista, scorci e luoghi
inaspettati.
In occasione del vernissage, sabato 7 dicembre 2024 alle 17:00, sarà presente
l’artista.