Giacomo Verde artivista – Liberare Arte da Artisti
la mostra/evento, curata da Luca Fani, si protrarrà per sei mesi modificandosi dal giorno dell’inaugurazione fino all’ultimo.
Comunicato stampa
Forse unica nel suo genere nel panorama italiano, la mostra/evento, curata da Luca Fani, si protrarrà per sei mesi modificandosi dal giorno dell’inaugurazione fino all’ultimo. Una mostra viva, vibrante, che entrerà nel tessuto spezzino ma anche in un rinnovato dialogo con artisti contemporanei che sperimentano, oggi, i linguaggi con i quali Verde si è confrontato tutta la vita - dal teatro al docu-film, dalle installazioni al teleracconto.
Tre saranno i momenti clou in cui - attraverso una serie di installazioni, proiezioni, performance, workshop, incontri e collegamenti in streaming - si svilupperanno i principali temi dell’Artivismo, della Tecnoarte e interazione e dell’Effimero, che erano al centro del lavoro e della creatività multidisciplinare di Verde.
Oltre a una selezione dai materiali dell’Archivio Giacomo Verde, scelti per invitare lo spettatore a confrontarsi con l’artivista scomparso nel 2020 lungo un percorso anti-cronologico e anti-memorialistico, obiettivo degli eventi che si susseguiranno sarà rimettere in vita opere, idee, tecniche e metodi di Verde attraverso una serie di azioni artistiche e di approfondimenti tematici - in gran parte dal vivo.
Gli artisti di oggi saranno affiancati da quelli di domani. La mostra vedrà infatti la partecipazione di tre Accademie di Belle Arti (di Carrara, Macerata e Bari). Alcuni dei loro studenti creeranno materiali d’arte ispirati al lavoro di Verde e alla sua est/etica - guidati da docenti di materie tecnologiche.