Giada Pucci – Archivio
ARCHIVIO, Presentazione nr. 01
Comunicato stampa
ARCHIVIO, Presentazione nr. 01
Titolo Senza titolo 006 _ portraits
Anno 2006
Materiale Installazione legno, vernice, filtri blu
Misure variabili
Luogo Castello Colonna di Genazzano, Roma
Collocazione Antiche fosse del castello
Mostra Disertare/Dissertare a cura di Ass. Start di Roma
Documentazione nr.3 fotografie 100x140 cm stampe lambda, carta Kodak plastificata montata su alluminio
Libro A4 disegni testi fotografie
Senza titolo 006 _ portraits
Testo
Questa installazione vuole essere la documentazione di come piccoli e apparentemente insulsi cambiamenti possano innescare una serie di alienazioni della griglia strutturale della percezione sensoriale oltre a quella strutturale di analisi razionale del luogo.
La memoria dell’esperienza percettiva legata all’abitare o al vivere un determinato spazio viene annullata, svuotata e ricostruita nuovamente.
L’aspetto interessante è il far vivere in prima persona il cambiamento a chi ospita questo progetto, registrando le dinamiche dell’abitudine.
L’intervento si presenta spesso come un disturbo temporaneo, un fastidio che condiziona il fruitore silenziosamente, alterando in modo impercettibile l’immagine reale dello spazio.
Lo spazio espositivo rappresenta se stesso ed è messo concettualmente in discussione.
Ho azzerato l’idea di artificio, di manufatto, utilizzando gli elementi già presenti nello spazio; negando totalmente la presentazione dell’opera al fruitore l’installazione si manifesta essenzialmente come un messaggio subliminale.
Disertare/Dissertare
Testo
Parallelamente alle etichette o alle ultime tendenze degli addetti ai lavori, l’artista ha individuato un tracciato “infallibile” di come essere artista oggi a discapito di energie importanti per la ricerca artistica. Ha acquisito una metodologia, costruendo strategie vincenti, per farsi conoscere creando l’immagine di sé per l’autopromozione.
Come sono cambiate le abitudini, sociali e non, dell’artista crea tutta una serie di riflessioni.
Sicuramente il progetto che presento diserta dalle problematiche legate alla differenza sessuale, tra l’altro di notevole interesse, ma con lo stesso spirito necessita l’esplorazione , la dissertazione, dell’identità dell’individuo e, nello specifico, dell’artista oggi.
Sono d’accordo con Luce Irigaray nel divulgare la volontà di potenziare la relazione tra i soggetti quando penso ai momenti di scambio culturale in diminuzione proporzionalmente ai luoghi d’incontro.
Senza titolo 006 _ portraits
Dettagli tecnici
Ho utilizzato la zona all’ingresso del castello, le antiche fosse che si vedono attraversando il ponticello in discesa appena dopo il cancello di entrata.
L’installazione è attraversata involontariamente e prosegue a destra e a sinistra oltre la prima ringhiera. Consta di 3/4 ringhiere per spazio che vanno ad intervallare una luce azzurrata.
La luce:
esiste una lieve e quasi impercettibile variazione di luce (filtri blu) che entra ritmica attraverso le finestre lungo tutto lo spazio allestito.