GiàMAD – Alberto Manzetti
Nuovo appuntamento di GiàMAD, la rassegna d’arte contemporanea ospitata nella Pizzeria – Ristorantino di Latina lido “Già Sai al Mare”, con la mostra del maestro Alberto Manzetti.
Comunicato stampa
Il nuovo appuntamento di GiàMAD, la rassegna d’arte contemporanea ospitata nella Pizzeria – Ristorantino di Latina lido “Già Sai al Mare”, è con la mostra del maestro Alberto Manzetti, che sarà inaugurata giovedì 20 dicembre alle 19,00.
Alberto Manzetti nasce a Sant’Elia in Pianisi (CB) nel 1934, si diploma al Liceo Artistico di via Ripetta a Roma. Docente di disegno e storia dell’arte, negli anni ’60 partecipa al Movimento Romano di Figurazione e Astrazione Concettuale, classificandosi ai primi posti nelle edizioni del “Premio Città di Termoli”. Nel 1970 vince a Milano il Premio di pittura neoespressionista e il Premio Lombardia. Partecipa più volte all’Artefiera di Padova e Bologna. Si è classificato ai primi posti nei premi annuali di pittura al Palazzo della Cultura di Latina. Nel ’93 è premiato a Roma al Ridotto della Galleria Nazionale. Nel 2006 ha partecipato a Venezia alla mostra “Una città da salvare”. Ha già collaborato con MAD esponendo nel contesto della rassegna MAD Friuli lo scorso aprile e partecipando a MAD ‘12 Artisti in panchina, intervento di public art realizzato in collaborazione con il Comune di Latina.
“La poetica artistica di Alberto Manzetti, fondata su un’esperta capacità di sintesi, si caratterizza essenzialmente per il contrasto, che assume diverse sfaccettature. Nelle sue opere, dove ogni elemento è un progetto di architettura, di spazio, troviamo, infatti, una combinazione di toni caldi e freddi, scaturita da una componente esclusivamente istintiva. Una dicotomia tra progettazione e immaginazione quindi, dove quest’ultima assume un aspetto prevalente. L’equilibrio cromatico che l’artista crea nasce, paradossalmente, da tecniche di contrasto: il volume, la profondità e la scansione dei piani non sono ottenute con la prospettiva o con il chiaroscuro, ma sono del tutto affidati ai colori, che rivelano un elemento puramente emotivo, un gioco cromatico in grado di creare un piacere visivo. La contrapposizione tra campiture nette e squillanti, materiche, elementi geometrici, ritmi serrati e colori sfumati e spazi bianchi, sembra approdare a una sintesi tra il Cubismo sintetico di Picasso e il Cubismo Orfico di Delaunay e Lèger, dunque tra aspetti razionali e onirici. Manzetti presenta nel suo lavoro un approccio veloce, il che deriva dalla volontà immediata di fissare l’emozione, l’attimo, il sentimento e l’anima che il soggetto gli trasmette”. (Laura Cianfarani)
“Lo stile pittorico di Alberto Manzetti è sempre alla ricerca di un rapporto fra lo spazio e la materia; nelle sue tele la prospettiva è annullata e la profondità è resa con l’accostamento di piani geometrici irregolari o affidati al colore, che ha il compito di stabilire un equilibrio cromatico grazie alla contrapposizione di superfici. La rappresentazione della realtà è immediata, diretta, merito della straordinaria capacità di sintesi propria dell’artista; così come è annullata la prospettiva, è annullato anche il rapporto fra figura e spazio. Nelle composizioni esposte in questa mostra, emerge il suo rigoroso metodo di costruzione spaziale, le forme rappresentate sono costituite da elementi geometrici essenziali che evocano uno straordinario senso di purezza e leggerezza”.
(Marilena Di Prospero)