Gian Paolo Barbieri – La seduzione della moda
La mostra ripercorre la carriera del fotografo milanese attraverso 58 fotografie di grande formato, che raccontano la storia della moda dagli anni sessanta fino ai primi anni Duemila: dalle campagne pubblicitarie per le maison Valentino, Armani, Ferré e Versace, alle copertine di Vogue, in un percorso denso di suggestioni che, descrivendo l’evoluzione del suo stile, offre nel contempo uno spaccato sulla storia recente della fotografia di moda.
Comunicato stampa
Venerdì 6 giugno 2014 è stata inaugurata al Centro Saint-Bénin di Aosta una mostra fotografica dedicata a Gian Paolo Barbieri, uno dei nomi della fotografia italiana di moda più autorevoli e noti a livello internazionale.
La mostra, intitolata Gian Paolo Barbieri. La seduzione della moda e curata da Daria Jorioz e da Raffaella Ferrari, ripercorre la carriera del fotografo milanese attraverso 58 fotografie di grande formato, che raccontano la storia della moda dagli anni sessanta fino ai primi anni Duemila: dalle campagne pubblicitarie per le maison Valentino, Armani, Ferré e Versace, alle copertine di Vogue, in un percorso denso di suggestioni che, descrivendo l’evoluzione del suo stile, offre nel contempo uno spaccato sulla storia recente della fotografia di moda.
Gian Paolo Barbieri ha ritratto nel suo studio le icone della moda e del mondo dello spettacolo: dalla magnifica Audrey Hepburn del 1969 alla top model Veruschka, a Vivienne Westwood, fino a note celebrità del cinema e dell’arte come Monica Bellucci, Anjelica Huston, Sophia Loren, Rudolph Nureyev, Jerry Hall, Gilbert&George.
Barbieri, nato a Milano nel 1938, ha contribuito a creare l‘immagine di moda, lavorando a stretto contatto con gli stilisti e le testate di moda più famose. I suoi scatti glamour hanno ispirato molti altri fotografi di moda: nelle sue immagini si ritrova una rigorosa ricerca della perfezione formale e insieme il racconto e la narrazione di un mondo “altro”, quello della bellezza, del sogno. Giovanissimo, infatti, Barbieri si è trasferito a Roma, dove si è dedicato al cinema come apprendista a Cinecittà. Nel 1961 Tom Kublin lo recluta come assistente sui set delle collezioni francesi di moda. L’esperienza di Cinecittà influisce molto sulla sua fotografia: diversi sono gli scatti in mostra di ispirazione cinematografica, in cui il set, il posato da studio, non solo mettono in scena, ma raccontano come nel frame di un film. Nel 1965 ha inizio la sua collaborazione con Vogue, per cui realizza la copertina del primo numero di Vogue Italia. Ed è proprio grazie ai servizi fotografici per le edizioni italiana, francese, americana e tedesca di Vogue che le grandi firme della moda gli affidano le loro campagne pubblicitarie. Nel 1978 Barbieri è indicato da Stern tra i quattordici autori che hanno fatto la storia della fotografia di moda. Le sue fotografie sono esposte in sedi prestigiose in tutto il mondo, al Victoria and Albert Museum di Londra, alla National Portrait Gallery di Londra e al Kunstforum di Vienna.
La mostra è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, che contiene le riproduzioni di tutte le opere in mostra, i testi di Daria Jorioz e Raffaella Ferrari e un’intervista a Gian Paolo Barbieri, edito da Allemandi e posto in vendita al prezzo di € 18,00.