Gian Paolo Lucato – La Corrispondenza del Tutto
Scatti e foto-ritocchi del fotografo Gian Paolo Lucato ispirati ai temi architettonici di Andrea Palladio in dialogo con un selezionato ed eterogeneo gruppo di artisti, invitati dai curatori a confrontarsi sul tema della geometria (triangolo, quadrato, cerchio) delle architetture classiche.
Comunicato stampa
Nuovo appuntamento presso la 3D Gallery di Venezia Mestre con la seconda parte della rassegna extraMOENIA, progetto di ricerca ideato e curato da Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, in collaborazione con Mismomatic e Segnoperenne, focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno/ spazio esterno della galleria.
extraMOENIA, dopo le sette esposizioni personali realizzate nel periodo compreso tra dicembre 2013 e maggio 2014, avvia una seconda fase di ricerca, per costruire un ponte ideale con la 14^ Mostra di Architettura di Venezia che aprirà al pubblico sabato 07 giugno 2014 e in relazione alla quale i curatori della galleria hanno strutturato un percorso di ricerca, da svilupparsi fino alla fine del 2014, che vedrà protagonisti un numero consistente di artisti in dialogo tra loro e con i temi proposti e dibattuti dall’importante appuntamento veneziano.
Già nel titolo Fundamentals, scelto dal curatore Rem Koolhaas per l’edizione 2014, sembra di intravedere, dopo lunghi anni di sperimentazioni e di ricerche empiriche nel campo dell’abitare e del vivere lo spazio e l’ambiente, un ritorno ai concetti fondamentali e alle regole basilari del costruire, pratica da intendersi come espressione logica e razionale dell’intelletto umano nella ritrovata consapevolezza che la dimensione urbana rappresenta l'espressione visibile della vita sociale.
Tra i molti appuntamenti espositivi in programma, Elements of Architecture, ospitato presso gli spazi del Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale, esprime al meglio il concept di extraMOENIA project, il quale, nell’intento dei suoi ideatori, ha voluto trasformare la galleria in un luogo del pensiero condiviso, aprendosi alla città, oltre le mura e le barriere imposte da una cultura elitaria e utopica, per ritrovare la città all’interno del luogo espositivo, non più inteso come frattura comunicativa o luogo-altro quanto piuttosto come naturale estensione della propria identità, lasciandosi contaminare dalle forme umane e naturali che sussistono pure esterne ai circuiti artistici, in attesa di essere intercettate, esplorate ed esposte.
Il primo appuntamento dunque venerdì 06 giugno 2014, alle ore 19.00, presso lo spazio espositivo della 3D Gallery di Venezia Mestre con LA CORRISPONDENZA DEL TUTTO; alcuni scatti e foto-ritocchi realizzati dal fotografo Gian Paolo Lucato ispirati ai temi architettonici di Andrea Palladio saranno posti in dialogo con un selezionato ed eterogeneo gruppo di artisti, invitati dai curatori del progetto a confrontarsi, ciascuno esprimendosi con le proprie tecniche e attraverso i propri linguaggi specifici (all’interno tuttavia di un medesimo e unificante formato realizzativo di cm 30 x 30) sul tema della geometria (triangolo, quadrato, cerchio) delle architetture classiche e a riconsiderare, usando le parole del curatore dell’evento veneziano, gli elementi che dovrebbero costituire i riferimenti per un rigenerato e attuale rapporto tra noi, la nostra civiltà e l'architettura.
Gian Paolo Lucato è nato a Bassano del Grappa nel 1942, dove vive e lavora; dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Nove (Vicenza) consegue il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1970 e, dopo aver studiato con Giuseppe Santomaso, inizia un’intensa attività espositiva in Italia, partecipando a diverse mostre personali e collettive. Utilizza la fotografia e il computer per creare composizioni visive in cui si sovrappongono paesaggi e monumenti alla ricerca di un connubio espressivo e di un equilibrio compositivo che riunisce, intuendo spunti di dialogo e di biunivocità, elementi naturali, pittorici e architettonici, operando inoltre una sintesi tra Storia e Natura per determinare un luogo visivo in cui gli elementi, espressi da particolari significativi, individuano il giusto posto nello spazio del Tutto, stimolando nuovi percorsi di analisi e recupero di memorie condivise.
Il titolo scelto per l’evento è mutuato direttamente da un significativo passaggio del Proemio ai Quattro Libri dell’Architettura, compendio etico e tecnico di architettura, scritto da Andrea Palladio nel 1570, dieci anni prima della morte, tra le più importanti pubblicazioni di architettura rinascimentale, insieme al De Re Aedificatoria di Leon Battista Alberti, entrambe strettamente connesse alle idee di equilibrio e armonia comunque già espresse dalla fondamentale opera De Architectura di Vitruvio, i cui principi, sopravvissuti al tempo, dovrebbero determinare ancora oggi i cardini dei nostri archivi culturali.
“ La Corrispondenza del Tutto” scrive il critico Gaetano Salerno, “risveglia l’archetipo culturale (e cultuale) di un pensiero antico, contemporaneamente analitico e sintetico, robusto e inamovibile come una struttura trilitica, stabilmente retta da piedritti dorici e definita, nel suo potenziale e infinito sviluppo verticale, dal rigore della trabeazione. Nell’immagine della perfezione architettonica del tempio greco, espressione di una forza intellettuale spiritualmente contestualizzata nel mondo fenomenico, la pietra posta sulla pietra rimarca come l’uomo, scoperte le leggi della natura, abbia saputo comprenderle e interpretarle in maniera funzionale. In queste leggi, sopravvissute al tempo, sono celati i principi del nostro essere moderni; nella loro ingannevole semplicità la spinta a un progresso – la cui manifesta espressione artistica è lettura dello sviluppo del pensiero – che non può prescindere dall’interpretazione del canone, pena la rinuncia a principi di libertà espressiva faticosamente intercettati. Nelle architetture dei secoli d’oro ellenici è ancora possibile intuire la metafora di un principio euritmico e armonico ben più importante del progetto realizzativo stesso, più pesante dei rocchi delle colonne, che subordina la venustas, ai principi di utilitas e di firmitas e poi ancora ridefinisce e ridiscute i concetti di mediocritas e concinnitas. Una preziosa lezione dunque per chi, nella conquista estrema di sprazzi di contemporaneità, ha scordato di anteporre la visione etica a quell’estetica, compiendo due operazioni culturalmente rischiose: porsi come intransigente ostacolo alla linea di trasmissione di un sapere consolidato e storicizzato e confutare l’idea che la modernità sia un perdurare attenuato ma costante di una percezione iniziale, disgiungendo così materia e memoria ed erodendo quelle corrispondenze che, riunendo il tutto, il particolare all’universale, la sezione all’insieme, impediscono alle nostre culture di sconfinare nel caos disgiuntivo e nella frammentazione dei saperi “.
Ricercando corrispondenze con il tutto in pittura scultura, fotografia, video, grafica, molti artisti hanno partecipato alla selezione inviando un lavoro pensato e realizzato per il progetto: Roberto Assenza, Enzo Barion, Manù Brunello, Maurizio Bucca, Vito Campanelli, Gianpaolo Canova, Libera Carraro, Donato Ceron, Paolo G. Conti, Carmela Corsitto, Giorgio Costantino, Adolfina De Stefani, Maurizio Follin, Gabriella Gallo, Benedetta Jandolo, Marco Lo Russo, Ruggero Maggi, Giuliano Mammoli, Antonello Mantovani, Nives Marcassoli, Angela Marchionni, Emilio Morandi, Anastasia Moro, Riccardo Naletto, Emanuele Panzarini, Eugenio Piemontese, Edoardo Pilutti, Carlo Pucci, Giancarlo Pucci, Rossella Ricci, Fulgor Silvi, Giuseppe Luca Torraco, Giorgio Trinciarelli, Daniele Valente, Fabrizio Vatta, Angelo Ventimiglia.
Una selezione di lavori scelti dai curatori del progetto tra quelli pervenuti in galleria verrà esposta in occasione della vernice di venerdì 06 giugno 2014. A queste prime opere se ne uniranno altre, selezionate per i successivi eventi relativi al progetto extraMOENIA | elements of architecture, lunga rassegna che idealmente seguirà gli sviluppi delle Biennale di Architettura di Venezia e costituirà l’asse portante del percorso di ricerca della galleria nella seconda parte del 2014, attraverso una fitta programmazione scandita da mostre personali, collettive, incontri di approfondimento e di studio in occasione dei quali confrontarsi, secondo lo spirito del progetto, sul valore relazionale degli spazi artistici, sui nuovi contesti espositivi e sulle nuove forme di convivenza tra arte e vita.