Gian Piero Gasparini – In tempore belli
L’opera d’arte non è mai il prodotto della solitudine assoluta; ha bisogno degli altri, di un lettore, di uno spettatore o uditore che la riceva e, in un certo senso, la ricrei. A questa condizione opera il miracolo della nascita e della rinascita.
Comunicato stampa
IN TEMPORE BELLI
Battaglia contro il tempo
L'arte è un artificio, una bugia. Ma è fatta per porsi domande e dare emozioni.
Le domande importanti sono poche e una di queste è: perché non possiamo fermare il tempo?
Questa mostra fa parte di un ciclo di tre nelle quali l’artista analizza il rapporto tra l’opera d’arte e il tempo.
Questa sezione espositiva comprende dieci opere tratte dal Rinascimento italiano che fanno parte di un percorso, sulle quali l’artista ha svolto un lavoro di riscrittura.
L’opera d’arte non è mai il prodotto della solitudine assoluta; ha bisogno degli altri, di un lettore, di uno spettatore o uditore che la riceva e, in un certo senso, la ricrei. A questa condizione opera il miracolo della nascita e della rinascita.
Opere che ormai ci appartengo tanto culturalmente quanto affettivamente riscritte in una chiave di lettura inedita, come viene definita in gergo musicale una “cover”, ovvero una riedizione, nella quale la geometria ha una propria funzione specifica e cioè di suggerire e di indagare attraverso il colore separato, coagulato in campiture, a definire lo spazio e creare le premesse per una analisi , fino a che punto un’opera d’arte può essere reinventata?
Ciò che sta alla base di qualunque creazione sta anche alla base di qualunque percezione e ricezione: leggere un libro, ascoltare della musica o guardare un quadro significa appropriarsene e, in questo senso, ricrearli.