Gianalberto Righetti – Vi sto parlando attraverso il vento
Le opere presentate in questa mostra sono intese come un dialogo tra il Mondo e l’Anima, sviluppato attraverso i segnali che ci fornisce il vento, la pioggia, i silenzi della montagna, i colori dei fiori, la profondità delle acque, i graffiti disegnati sui muri, il suono di una campana, lo sguardo fisso degli animali, il gesto affettuoso di un essere umano.
Comunicato stampa
Milarepa, poeta-mago-asceta-lama tibetano vissuto nell’undicesimo secolo, praticava l’ascolto delle parole del vento nel dialogo con l’infinito, e cantava ai suoi discepoli: “Medita la natura non-nata della mente: come lo spazio senza centro nè periferia, come sole e luna, luminosa e chiara, come la montagna, immutabile e imperturbabile, come l'oceano, profondo e insondabile”. Isolarmi nella natura e fotografare le sue manifestazioni e i segni in essa lasciati dall’uomo rappresenta di per sé una “meditazione”, attraverso la quale provo a trasferire nelle immagini le sensazioni e le emozioni generate dalla realtà del mio “qui ed ora”. Le opere presentate in questa mostra sono da me intese come un dialogo tra il Mondo e l’Anima, sviluppato attraverso i segnali che ci fornisce il vento, la pioggia, i silenzi della montagna, i colori dei fiori, la profondità delle acque, i graffiti disegnati sui muri, il suono di una campana, lo sguardo fisso degli animali, il gesto affettuoso di un essere umano. Vengono presentate tredici opere, tra cui cinque lightbox 50x50. Il video “VISTOPARLANDOATTRAVERSO” fa da sottofondo multimediale.
Biografia dell’artista:
Gianalberto Righetti, artista-fotografo ed ingegnere genovese, espone le sue opere in varie gallerie d’arte contemporanea, e da qualche anno si dedica anche alla produzione di libri fotografici. La base da “ingegnere”, con le sue logiche di razionalizzazione degli oggetti nello spazio e nella realtà “come essa è”, hanno fortemente influito la creatività dell’artista e si ritrovano chiaramente nelle composizioni, nelle linee e nei colori delle sue opere. Righetti ricerca nelle immagini, e soprattutto nelle ombre e negli effetti di mosso, un’area nella quale rispecchiare l’immaterialità dei soggetti e la presenza delle emozioni: un anelito, un’idea, una sensazione. Il risultato è un’opera in cui la logica e l’emozione sono entrambe presenti: la logica è l’area nitida, dove tutto è come sembra; l’irrazionale è l’area confusa, la zona d’ombra, dove l’immaginario ha libero sfogo. Righetti ha esposto alle personali "Sviste Fotografiche" (Firenze,1995), "Terre e Cielo" (Sauze d'Oulx, 2003), "Confini d'Ombra" (Genova, Gennaio 2005 e Cassano d'Adda, Settembre 2005), "Frammenti Pitecusani" (Ischia, 2006), “Libera-mente in una realtà sospesa tra due colori e un’ombra” (Genova, 2008), “I Luoghi Immateriali”, (Lecce, 2009). “DIECIDICINQUE” (Genova, 2010). Ha partecipato a varie collettive, "Saturarte" (Genova, 1998 e 1999) e “MarARTea - Il Mare nel Mito Festival d’Arte sul Mare” (2008), Genovarte 2011 - Galleria Satura (Genova, 2011), Bestiario - Museo di Sant’Agostino (Genova, 2011). Come autore di libri fotografici ha pubblicato: “I Luoghi Immateriali” (con Antonio Errico), Manni editore, (Lecce, 2009); “CINQUANTACINQUEDICINQUE – Visioni della Cinque Terre”, edito da De Ferrari (Genova, 2011).