Giancarlo Consonni – Astratto/concreto
Ovunque egli volga lo sguardo vede quadri, frammenti di una bellezza involontaria a cui, nel preparare la nuova stagione, hanno dato un contributo inconsapevole i gestori degli stabilimenti familiari, i bagnini di un tempo. Il viaggio convoca gli amati De Staël, Fontana, Mondrian e Rothko. La macchina fotografica cattura collages che sono omaggi a quei maestri ma vanno anche oltre. Per dirci che la bellezza può essere dove meno te l’aspetti.
Comunicato stampa
L’estate è lontana. Le cabine, non più smontate come si faceva un tempo, restano come stupite di fronte al mare che non smette di inscenare l’eterno fluire, indifferente alla vicenda umana. I colori smaglianti fatti per allietare i bagnanti sono in balìa della salsedine e della sabbia sollevata dal vento; la ruggine fa capolino sotto le vernici rinnovate a ogni primavera. Le porte sono sbarrate contro gli intrusi, ma le difese nulla possono contro il senso di solitudine e di fragilità.
Tra il tempo infinito del mare e il tempo delle cose umane si svolge il viaggio d’inverno di un poeta-pittore. Ovunque egli volga lo sguardo vede quadri, frammenti di una bellezza involontaria a cui, nel preparare la nuova stagione, hanno dato un contributo inconsapevole i gestori degli stabilimenti familiari, i bagnini di un tempo. Il viaggio convoca gli amati De Staël, Fontana, Mondrian e Rothko. La macchina fotografica cattura collages che sono omaggi a quei maestri ma vanno anche oltre. Per dirci che la bellezza può essere dove meno te l’aspetti.
Giancarlo Consonni è autore di sei raccolte di poesia, pubblicate da Scheiwiller, Einaudi, I Dispari e Fuoridalcoro. Suoi disegni sono stati esposti in una personale alla Fondazione Corrente nel 2008 e in mostre collettive in alcune Gallerie. Insegna Disegno urbano al Politecnico di Milano.