Giandante X
Saranno esposte opere inedite degli anni venti e trenta, pitture e sculture dei periodi successivi.
Comunicato stampa
Giandante X esordisce nel dicembre 1920 con una mostra presentata da Adolfo Wildt alla Galleria Vinciana di Milano. Il suo vero nome é Dante Pescò (1899-1984). Architetto, pittore, poeta; sconta una perenne attrazione conflittuale, costellata da sorprendenti anticipazioni, con la cultura artistica del suo tempo. Nel 1929, alla Galleria Pesaro, apre un contraddittorio con Filippo Tommaso Marinetti. Anarchico, rivoluzionario, antifascista; partecipa tra le file delle Brigate internazionali alla guerra civile spagnola.
Nel marzo del 1937 l’Eiar, la radio fascista, diffonde la falsa notizia della sua morte. Caduta Barcellona, Giandante X ripara in Francia, dove è internato nei campi di concentramento di Saint Cyprien, Gurs e Vernet; qui realizza sculture e carboncini, disegni, frottage. Nell’aprile del 1945 riemerge dalle macerie della guerra, con sottobraccio una cartella piena di piccoli pastelli colorati.
La mostra alla Galleria Consadori si vuole soffermare proprio sulla prima parte dell’attività di Giandante X, assai meno nota rispetto a quella del dopoguerra, di cui viene data comunque testimonianza. Ma sono proprio i disegni e le sculture degli anni venti e trenta e i frottage realizzati negli anni quaranta i protagonisti di questa esposizione milanese.