Gianfranco Coltella – Geometrie Variabili Concrete
In mostra le sculture luminose e gli acrilici su tela del designer e artista Gianfranco Coltella.
Comunicato stampa
Gianfranco Coltella
Geometrie Variabili Concrete
sculture luminose e acrilici su tela
Mercoledì 11 aprile alle 18.30 la Galleria Francesco Zanuso, in Corso di Porta Vigentina 26 a Milano, inaugura “Geometrie Variabili Concrete”, con le sculture luminose e gli acrilici su tela del designer e artista Gianfranco Coltella.
Le opere rimarranno esposte fino al 25 aprile 2018.
Gianfranco Coltella racconta:
“Nell’ideare questa mostra, mi sono tornati in mente gli anni della scuola di design a Milano, all’inizio degli anni ’80, e il lavoro incessante sui colori e i suoi contrasti del professore Augusto Garau allievo diretto di Johannes Itten, quello del libro Armonia Dei Colori su cui studiavamo.
Insegnante alla prestigiosa scuola Bahuaus Dessau anni ’20, J. Itten con precisione svizzera, aveva messo in ordine i colori, e asseriva in concreto che, i colori, essendo 16 milioni quelli percepiti dall’occhio umano, non possono che essere valutati per contrasto. Da qui i suoi famosi 7 contrasti che riassumono tutte le possibilità. Un po’ come nella musica (e qui tornano le similitudini) con le 7 note.
Così mi è tornata la voglia di continuare oggi la ricerca scolastica sul colore, sperando di aggiungere tutta l’esperienza artistica appresa in 25 anni con Le Meduse, realizzatrice di sculture luminose in vetro riciclato fin dal 1993.
Dedico questo lavoro e questa mostra a tutti gli altri miei grandi maestri: il già citato Augusto Garau; Bruno Munari su tutti, che mi ha trasmesso la passione per il mondo astratto così vicino alle strutture naturali; Attilio Marcolli con il libro “Teoria Del Campo” da cui attingo ancora oggi; il direttore e fondatore della SPD (Scuola Politecnica di Design) Nino di Salvatore e la sua bellissima materia: “Scienza della visione basata sulle teoria gestaltiche” e infine, ma non meno importante, Mario Bellini e la sua visione rispettosa del design.
Le lampade, le sculture luminose di Le Meduse e il lavoro sulla composizione e sul colore vogliono essere un omaggio a questi appassionati professori e artisti, che furono anche protagonisti 60 anni fa del MAC (Movimento d’Arte Concreta) 1948- 1958, uno degli ultimi movimenti dell’avanguardia artistica del ‘900, ma il primo a essere multidisciplinare ed europeo.”
Biografia:
Gianfranco Coltella ha frequento la Scuola d’Arte a Saluzzo, poi il la scuola Politecnica di Design SPD a Milano 1980/82, con maestri come Bruno Munari, Attilio Marcolli e Augusto Garau. Ha lavoro presso importanti studi di architettura di Milano: Gregotti ass., De Pas D’Urbino Lomazzi, Olivetti corp. Image 1982/89. Come designer ha progettato dagli spazzolini da denti (Stanhome) alle sedie (Porada Seregno), dalle lampade alle librerie, molti di questi progetti continuano ad essere in produzione da più di 20 anni. Come docente ha tenuto corsi di Basic – design, design del Colore e design del Riciclo presso i seguenti istituti: IED (Milano-Torino) dal 1989-1996 e Politecnico Torino, Firenze dal 1989-1996. Come art – designer nel 1993 fonda la sua società Le Meduse con cui progetta e realizza lampade come sculture – luminose in vetro riciclato e LED, che vende da Dilmos (Brera-Milano) importante galleria di design d’avanguardia, e nelle migliori gallerie di tutto il mondo. Le sculture luminose di Le Meduse sono pubblicate nelle riviste internazionali, di design e arte e le sue creazioni sono utilizzate per spazi pubblici e privati. Con i suoi progetti e le sue idee Gianfranco Coltella è stato pubblicato nella prima tesi di laurea su: “Il recupero dello scarto tra Arte e design“ (Università del Sacro Cuore di Brescia) ad opera di Alicia Negrini A.A. 2007/2008. Ha realizzato installazioni in teatri, discoteche, hotel, ristoranti, resort, centri benessere e collabora tuttora con i migliori studi di architettura mondiali. Le sue opere arredano e illuminano ma con sostenibilità. La sua ricerca ora spazia su tutti i materiali, privilegiando quelli di recupero, con una ricerca volta alle finiture naturali ma di grande effetto.