Gianfranco De Micheli – Nel cuore del mistero
MOSTRA PERSONALE DI GIANFRANCO DE MICHELI “IL CUORE DEL MISTERO” A CURA DI GENNARO IPPOLITO E GIOVANNA DONNARUMMA.
Comunicato stampa
Il 2020 è stato per tutti noi , un anno di forzato isolamento, di riflessione, di interiorizzazione, per gli artisti è stato un anno di lavoro intenso , su se stessi e di intense e proficue produzioni artistiche, ed è ciò che stiamo raccontando nel 2021 l’arte nel periodo pandemico, chi ha trovato nuovi linguaggi e chi ha consolidato il suo percorso come Gianfranco De Micheli e il suo YOGA NELL’ARTE
In questa esposizione saranno in mostra opere e testo di Gianfranco De Micheli e supportato nella realizzazione Video- Film da Nicola Spano. La Mostra sarà visitabile presso Lineadarte Officina Creativa fino al 10 luglio 2021, nella serata di chiusura interverrà l’artista e maestro Gino Sansone.
“ Nel nostro tempo, l'umano, non ha più il dono di specchiarsi nel mistero, il mistero della vita, della sua origine, della sua sacralità. Sulle orme dello Yoga, il video è stato realizzato con l’intento di entrare nel mistero per partecipare al suo evento come tale, perché il mistero è la custodia sicura, madre virtuosa di tutto il sapere.
Il video rappresenta un esempio della pratica dello Yoga dell’Arte, là dove il libro “Lo Yoga dell’Arte” (Pendragon - 2016) ne rappresenta la teoria.
I lavori raccolti nel video sono stati realizzati nel 2020 durante il ritiro per la pandemia, nell’ottica di dare forma visiva alle domande formulate dallo Yoga e di proporne le risposte con il linguaggio dell’arte contemporanea.
Lo Yoga favorisce il sorgere di importanti domande sul significato della vita e sulla sua origine, e allo stesso tempo propone percorsi da seguire per la ricerca delle risposte. Il percorso che segue lo Yoga dell’Arte è uno di questi.
L'arte apre le porte delle stanze della coscienza e lascia uscire dal silenzio e dall'oscurità parole e forme, suoni ed immagini che altrimenti rimarrebbero nascosti. Le tematiche dello Yoga, rivolgendosi anch’esso alla coscienza, non trovano forma corrispondente nella natura e per questo nel corso della storia sono state spesso rappresentate in forme umane proprio per essere comunicate per immagini.
Anche le opere presentate possono essere ritenute a tutti gli effetti figurative, la presenza della forma umana infatti è costante, anche se le sue caratteristiche sono spesso rese astratte. Alcuni simboli, inoltre, le attraversano: il battello, la sedia, la dissolvenza e la frantumazione della figura.
Il battello, la barca, simboleggia il viaggio, il viaggio dell'anima, e di conseguenza anche l'oceano, il movimento, la partenza e per estensione anche la zattera, come salvezza e approdo.
La sedia simboleggia l'interiorità, il ritiro, la stasi, e per estensione la presenza e anche la chiusura. e la solitudine.
La dissolvenza dei segni simboleggia il non finito o meglio il non iniziato o il non presente, manifesta anche lo stato di ricerca continuo, ad esprimere la condizione del movimento perpetuo, del mai finito
La frantumazione delle parti della figura umana, come l'occhio che fuoriesce dalla testa o le imperfezioni nelle proporzioni, vogliono significare, in generale la condizione dell'essere umano, e in particolare, nel caso dell'occhio che fuoriesce dallo specchio della figura, il vedere oltre, il vedere dello spirito oltre il fenomenico. Con le sproporzioni si vuole anche dare maggiore o minore importanza alle funzioni che si è inteso indicare.
Le opere sono state raccolte in forma di video proprio per dare loro ulteriore spinta dinamica e per dare vigore al loro significato, e anche per rendere la naturale fluidità del percorso che viene presentato.
Oltre all’invocazione iniziale, che si rivolge al Dio presente in tutti gli esseri, il video è stato diviso in cinque parti: L’Inizio - Le forme dell’essere - Meditazione e preghiera - L’evoluzione spirituale - La fine”. Gianfranco De Micheli