Gianfranco Maranto – Piatto
Una mostra del giovane artista Gianfranco Maranto, Piatto, una riflessione sul concetto di pittura che passa attraverso l’uso di oggetti e materiali insoliti.
Comunicato stampa
Design, moda, arte contemporanea, cultura del riuso. Nasce a Palermo AMORlab, uno spazio versatile in pieno centro, a due passi da Piazza Politeama e Via Libertà, hub strategico che unisce il cuore dello shopping district – con diverse boutique monomarca, da Louis Vuitton a Prada, da Gucci a Diego della Valle – e alcuni tra i migliori punti di riferimento per l’hôtellerie, la ristorazione e la vita notturna. Laddove si disegna l’incastro tra la parte Liberty e quella barocca della città.
In occasione dell’opening, fissato per l’11 dicembre 2013 alle 18, è in programma una mostra del giovane artista Gianfranco Maranto, Piatto, una riflessione sul concetto di pittura che passa attraverso l’uso di oggetti e materiali insoliti. Un lavoro di sintesi che, grazie a dei microprocessi formali, apre la dimensione pittorica alla possibilità di uno spostamento, di una rigenerazione spaziale e concettuale. Pensata come intervento site specific, la mostra stabilisce con lo spazio un dialogo serrato.
AMORlab, acronimo di Arte, Moda, Oggetti, Riuso, occupa circa cento metri quadrati suddivisi su due livelli, in quella che era una ex sala giochi, con apertura su strada, all’interno di uno splendido palazzo dei primi del Novecento. Uno spazio dall’anima molteplice: negozio, galleria, officina creativa, piccolo salotto culturale, in cui si fondono la vocazione commerciale, quella espositiva e quella culturale.
Al centro la pratica del riuso, tra sostenibilità e utilizzo in chiave estetica e funzionale di materiali di scarto. Una frontiera della progettazione sempre più in auge, che punta sulla trasformazione di oggetti d’uso quotidiano per ottenere nuove creazioni, a volte con risultati sorprendenti, in cui la natura originaria delle materie prime viene radicalmente trasfigurata. Abiti, accessori moda, bijoux, complementi d’arredo, sono realizzati con tecniche rigorosamente artigianali, spesso frutto di personali e inedite sperimentazioni, per una riscoperta della qualità manifatturiera connessa alla cultura del Made in Italy: eccellenza del fatto a mano, raffinatezza tecnica, creatività, equilibrio fra classico e contemporaneo, fra tradizione e innovazione.
E se lo spazio del pianterreno è interamente dedicato alla vendita degli oggetti design, il primo livello ospita invece progetti espositivi di giovani artisti, ma anche di designer che lavorano sul confine con l’arte contemporanea. Qui si terranno, con cadenza regolare, personali e micro collettive di nomi emergenti o affermati del territorio, insieme ad altri nazionali ed internazionali.
A tutto questo si aggiungerà un programma di worskshop con artisti, architetti, designer ed esperti, incentrati sul tema del riuso, de riciclo e della progettazione sostenibile, nonché sulle ricerche più innovative in ambito artistico e delle arti applicate. Proiezioni video, incontri, presentazioni editoriali, talk, arricchiranno le attività di questo piccolo spazio, pensato come luogo di ritrovo e di scambio, in cui far convivere gusto per lo shopping e passione per le contaminazioni tra diversi linguaggi creativi.
AMORlab è un progetto di Antonella Amorelli. Negli ultimi dieci anni coordinatrice e anima di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, ha fortemente voluto e perseguito la vocazione internazionale del Museo, concependole come realtà diffusa su tutto il territorio regionale, ma anche come partner di importanti realtà europee e del Mediterraneo, quali le biennali di Venezia, Berino, Istanbul, Atene e Marrakech. Al contempo, sotto la sua guida, Riso ha lanciato il primo e unico archivio museale italiano dedicato ai giovani artisti di uno specifico territorio: S.A.C.S., Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia, ha funzionato come database, agenzia e motore di iniziative per gli artisti siciliani, mettendoli in contatto con realtà curatoriali internazionali e con un pubblico vastissimo.
Abbandonato il suo incarico istituzionale circa due anni fa, con un bagaglio straordinario di esperienze, Antonella Amorelli trova adesso spazio ed energie per ripartire da un’antica passione, quella per il design, unita all’amore di sempre per i beni culturali e, in particolare, per la ricerca contemporanea.