Gianfranco Notargiacomo – In Rosso
La Galleria ATRA presenta di nuovo Gianfranco Notargiacomo dopo la prima personale dedicata all’artista nel 1981.
Comunicato stampa
In attesa del’antologica in programma per l’autunno 2022, la Galleria ATRA presenta di nuovo Gianfranco Notargiacomo dopo la prima personale dedicata all’artista nel 1981
La mostra potrà essere visitata fino al 12 febbraio 2022 dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30
Testo di Roberto Borghi
ARTRA, via Giuseppe Parini 9, 20121 Milano, +39 3333260984 +39 3423579950 [email protected]
Nel 1981, quando espone nella prima sede della galleria in via Fiori Chiari, Gianfranco Notargiacomo è un artista che, dopo un decennio di riflessioni sul senso del dipingere condotte attraverso delle operazioni concettuali, ha scelto in anticipo sui tempi di utilizzare il linguaggio pittorico.
Gianfranco Notargiacomo, Tempesta e Assalto Madeira. Storm and Assault Madeira, 2020
Già nel 1974, nella mostra presso la galleria La Tartaruga di Roma intitolata Storia privata della filosofia, ha esposto dieci ritratti di filosofi (alcuni dei quali ora fanno parte della collezione del MART di Rovereto) realizzati a smalto su tela. Cinque anni dopo, nella personale del 1979 presso la galleria La Salita di Roma, vengono presentati i primi Takète, le sculture in lamiera dipinta dalle forme geometriche e taglienti che verranno costantemente rielaborate lungo il suo percorso creativo.
È col 1980 che la pittura deflagra nel ciclo Tempesta e Assalto (traduzione letterale di Sturm und Drang, il nome del movimento romantico ai suoi esordi) esposto anche da ARTRA l’anno successivo: nelle grandi tele di cui è composto, scrive Flavio Caroli nella sua recensione sul Corriere della Sera
«Turner incontra Boccioni che incontra Pollock che incontra l’impotente lucidità dei nostri giorni».
Gianfranco Notargiacomo, Alphabeta, 1. 2019, Acrilico su carta cm. 70×50
Dopo le personali da ARTRA nel corso degli anni Ottanta, il lavoro di Notargiacomo sarà di nuovo al centro dell’attenzione della scena artistica milanese con l’ampia personale ospitata da Palazzo Reale nel 1998.
Negli anni seguenti si succederanno i riconoscimenti museali: ricordiamo, tra le altre, le mostre al Centro Cultural Borges di Buenos Aires nel 2007, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2009, al Museo Heng Yunxiang di Shangai nel 2011, al Forte Malatesta di Ascoli Piceno nel 2013 e a Palazzo Collicola di Spoleto nel 2019.
Nella mostra che si aprirà il 14 dicembre da ARTRA Notargiacomo presenterà alcuni nuovi Takète, una serie di tondi e alcuni polittici a olio su vari supporti declinati in rosso.
«Il rosso che costella le sculture, pervade i tondi e impregna i polittici esposti in questa nuova personale da ARTRA è quello sanguinoso e tattile di Burri (da cui è folgorato un Notargiacomo ancora bambino in visita alla Quadriennale del 1955) contaminato con il colore misterioso, sontuoso e quasi lussuoso sperimentato in Rosso d’Oriente, il ciclo di dipinti creato sulla soglia degli anni Novanta. Per giungere a questo assetto cromatico che comprende un versante esistenziale e un risvolto regale, il lavoro di Notargiacomo ha dovuto attraversare un processo di declinazione (termine che l’artista utilizza da tempi non sospetti) nel senso etimologico del termine: rispetto all’esperienza concettuale degli anni Sessanta e Settanta, ha preso una china tutta sua, lontana da ogni determinismo teorico e da qualsiasi traiettoria prestabilita, che farebbe pensare al clinamen degli atomi di lucreziana memoria. Il rosso di Notargiacomo è anche questo: un colore possente ma felicemente instabile, una sostanza mutevole per quanto poderosa». (Dal testo di Roberto Borghi)
In galleria sarà presente anche un’opera del 1986. Roberto Borghi partirà da quell’anno, così rilevante per la storia dell’arte italiana degli anni Ottanta, nella conversazione L’artista giovane: Piervittorio Tondelli e la scena artistica degli anni Ottanta che si terrà in galleria giovedì 16 dicembre (data in cui ricorrono i trent’anni dalla scomparsa dello scrittore) alle 18.00.