Gianfranco Schialvino / Gianni Verna – Xilografie
Venti anni or sono, Gianfranco Schialvino e Gianni Verna esponevano insieme per la prima volta le loro opere xilografiche al Bisonte. Oggi, dopo una bella mostra allestita l’anno scorso, presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, tornano con grandi xilografie, nei locali della Fondazione Il Bisonte.
Comunicato stampa
Venti anni or sono, Gianfranco Schialvino e Gianni Verna esponevano insieme per la prima volta le loro opere xilografiche al Bisonte in occasione di seminari che tenevano presso l'omonima Scuola Internazionale d'Arte Grafica. Erano già noti al pubblico nazionale ed internazionale attraverso un curriculum colmo di inviti a partecipare alle manifestazioni più prestigiose del settore. Oggi, dopo una bella mostra allestita l'anno scorso, presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, tornano con grandi xilografie, nei locali della Fondazione Il Bisonte. E' un'occasione ghiotta per tutti gli estimatori di un'arte tesa a recuperare "l'antica sobrietà dell'intaglio", è anche un'occasione per gli allievi de Il Bisonte e per gli studenti dell'Accademia di Belle Arti per toccare con mano quanta ricchezza si possa ricavare da un mezzo apparentemente povero. L'impegno di questi due grandi interpreti dell'incisione su legno non si limita al "fare" quotidiano, sono anche fondatori, dal 1987, di NUOVA XILOGRAFIA per promuovere e rivalutare la più antica forma di stampa.
A distanza di venti anni sono ancora attuali le impressioni che, in quell'occasione scriveva tra l'altro il critico Nicola Micieli: "Per il rigore e la dedizione, Verna e Schialvino è come se indossassero un saio monacale. Per l'energia e l'operosità con cui si prestano a ogni azione utile a divulgare una rinnovata cultura xilografica, essi paiono dei pionieri che vogliono recuperare la terra promessa. Sono ammirevoli coloro che credono in una giusta causa, tanto più se vi prodigano preziose energie personali, sapendo di agire in un settore di per sé marginale nel sistema artistico generale, e dunque non mirando a chissà quale futura gratificazione."