Gianfranco Tomassini – l sogno dell’imperatore bambino
Di altissima qualità anche ideativa la fotografia di Gianfranco Tomassini si muove nella difficile emancipazione dell’immagine anche quando non elabora l’immagine al computer, per un ordine astrattivo e simbolico di pensiero che recepisce le sorti millenarie del simbolismo alchemico.
Comunicato stampa
Venerdì 1 luglio si aprirà al Chiostro di S. Agostino nel cuore della città di Montefalco (PG) la mostra fotografica di Gianfranco Tomassini “Il sogno dell’imperatore bambino”. La mostra è accompagnata da un testo critico di Amedeo Anelli e si inserisce nella manifestazione “Un filo d’amore”, arte, artigianato e degustazione di prodotti locali a cura di Anna Lisa Piccioni.
Tali iniziative sono promosse dall’associazione “Ars Umbra”, in collaborazione con Montefalco in Arte, l’ass.ne onlus “La Luce”.
Nel suo testo critico Amedeo Anelli scrive: «In quasi due secoli di vita la fotografia ha attraversato in un suo percorso di autonomia diverse fasi e risultanze nel suo rapporto con l’icona e la traccia del reale, dal pittoricismo all’estrema concettualità. Questo percorso è stato anche opera di negazione, negazione del pittorico e della supina e stanca riproduzione del reale e di tecniche, che la digitalizzazione e l’utilizzo del computer ha ulteriormente determinato e sovradeterminato.Di altissima qualità anche ideativa la fotografia di Gianfranco Tomassini si muove nella difficile emancipazione dell’immagine anche quando non elabora l’immagine al computer, per un ordine astrattivo e simbolico di pensiero che recepisce le sorti millenarie del simbolismo alchemico.Questo significa aver assunto e metabolizzato nel proprio corpo e nell’istantaneità dello scatto il tentativo di far fruttare creativamente le potenzialità dell’apparato tecnologico nei limiti dei programmi in esso iscritti e il lasciarsi percorrere da una tradizione millenaria di pensiero e di simboli, di natura e di natura altra, di visibile ed invisibile, di potenzialità ed effettualità, di mutamento nell’intemporale di una tradizione continuamente enunciata e sottratta nell’enunciazione che è la tradizione alchemica. In questo Tomassini si ritrova pienamente in un pensiero degli elementi e delle forze con un’alta concentrazione figurale. L’immagine si struttura a più ordini simbolici a più piani di lettura e in una fuga del vedere che è anche fuga ed interconnessione della mente.La struttura dell’immagine è classicamente armonica e ricca di rapporti, anche matematici. Nel pieno fotografico Tomassini sa riportare la lezione, dell’alterità anche pittorica, non senza cautele ed ironie in un’artisticità complessa ridotta ad uno».
Gianfranco Tomassini è nato a Marsciano (PG) nel 1953. Diplomato all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma, dopo una lunga permanenza romana, attualmente vive e lavora a Deruta. Ha collaborato con TV Radiocorriere, con Platinum. Aziende e Protagonisti allegato al «Sole 24 Ore». Sue foto sono state inserite in numerosi periodici fra i quali Venerdì di Repubblica, Gente, Oggi, AD, Natura Oggi, Top Magazine. Fra le principali mostre personali: nel 1987 L’altra metà del mezzobusto. Settanta ritratti di giornalisti RAI, Istituto Superiore di Fotografia, Roma; nel 1990 La ceramica ed i suoi artisti, Palazzo Comunale Deruta. Nel 1991 Armonia delle forme, Palazzo Comunale di Deruta. Nudi pittorici, Festival dei Due Mondi, Spoleto. Nel 1992 Ceramica D.O.C., Deruta. Nel 1994 Miti e leggende del Medioevo, Bevagna. Con Edgardo Abbozzo nel 1999 al Centro Monumentale di Santa Giuliana a Perugia “Il medesimo dell’immagine. Volti e ritratti” a cura dell’Associazione Culturale Qui Arte con testo critico di Amedeo Anelli; mostra poi spostata a Bolzano. I.I.S “Cesaris Casalpusterlengo”, “Aspetti dell’Arte in Umbria” (2003), “Amici per un amico. Omaggio per Edgardo Abbozzo” (2004-05). Nel 2006 personale all’I.I.S. “Cesaris” di Casalpusterlengo “Dall’altra parte dell’immagine”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno entrambe a cura di Amedeo Anelli. 2007 “La nuit de la mer” Penguin Codogno. Nel 2008 con Franco De Bernardi “La forma della luce” Galleria Mandarini, Torgiano (PG). Semina verbi, Museo d’Arte sacra Casalpusterlengo dal 2005 al 2011 (Tutte le edizioni). “A un secolo dalla nascita del futurismo” a cura di Dario Gaito e Paola Caramel, Chiesa di San Bernardino, Vercelli 2009. “Scrivere è chiedere come è fatto il mondo” a cura di Dario Gaito e Paola Caramel, Chiesa di San Bernardino, Vercelli 2010; “Elogio della nebbia” a cura Amedeo Anelli, Comune di Caselle Landi 2010/2011. Dal 2000 è membro del Corpo Accademico dell’Accademia di Belle Arti “Piero Vannucci” di Perugia.