Gianfredo Camesi / Davide Cascio
Due mostre inaugurano al Museo d’arte la stagione espositiva 2022.
Comunicato stampa
Gianfredo Camesi
Dallo Spazio al Tempo
Il progetto che Gianfredo Camesi ha messo in opera al Museo d’arte Mendrisio si intitola Dallo Spazio al Tempo. È stato totalmente concepito dall’artista su invito del Museo e rappresenta una summa del suo intero percorso artistico. Dopo alcuni sopraluoghi Camesi ha disegnato un percorso che ha come priorità la fluidità, la circolarità, passando da una sala all’altra all’interno del museo; ma non solo, creando pure un passaggio effettivo dall’esterno (chiostro) all’interno (il punto centrale di un angolo del corridoio). Non si tratta quindi, pur essendo opere di periodi diversi, di un affastellamento cronologico di opere, bensì di un tutto compatto, che ha come tema – appunto – spazio e tempo: due concetti sui quali si è focalizzata la ricerca di Camesi nel corso dei decenni.
Davide Cascio
Chaosmos
Il Museo d’arte Mendrisio torna alla consuetudine di affidare i propri spazi ad artisti delle nuove generazioni della scena contemporanea affinché, attraverso installazioni site specific, possano appropriarsene adattandoli alle loro specifiche espressioni e invenzioni concettuali. Quest’anno protagonista è il progetto Chaosmos dell’artista Davide Cascio, allestito nelle prime due grandi sale al primo piano del percorso museale. Cascio ha sviluppato il suo progetto ispirandosi a Finnegans Wake di James Joyce, un testo che grazie alle sue molteplici linee narrative ha l’ambizione di creare un’opera totale e circolare.
JAZZ IN MOSTRA
Domenica 22 maggio alle ore 18.15
Nguyên Lê, chitarra
Baiju Bhatt, violino
Valentin Conus, sassofono
Il Museo d’arte Mendrisio si accinge ad ospitare un nuovo appuntamento della rassegna JAZZ IN MOSTRA, una formula ideata in esclusiva per le nostre esposizioni. Il prossimo appuntamento vedrà i musicisti interagire con le opere dell’artista ticinese Davide Cascio, la cui personale Chaosmos si inaugurerà ufficialmente sabato 21 maggio. Il giorno dopo, domenica 22 maggio alle ore 18.15 il salone del Museo, dove è allestita la grande istallazione Spider Bee, ospiterà il concerto di un trio straordinario e inedito che, proprio come Cascio, si esprime con un linguaggio che intreccia i codici di un bagaglio multietnico: Nguyên Lê, chitarra; Baiju Bhatt, violino; Valentin Conus, sassofono
Tre musicisti di origini culturali profondamente diverse (Vietnam, India e Svizzera) e capitanati da uno dei più importanti chitarristi della scena contemporanea internazionale, il franco-vietnamita Nguyên Lê, interprete magistrale che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Carla Bley, Randy Brecker, Trilok Gurtu, Steve Lacy, Dee Dee Bridgewater, Quincy Jones, Peter Erskine, Paolo Fresu, John McLaughlin, Michel Petrucciani, Enrico Rava ed Herbie Hancock. Insieme al violinista Baiju Bhatt e al sassofonista Valentin Conus, darà vita a sonorità uniche nel loro genere, con improvvisazioni ispirate alle opere esposte e trasformando il luogo espositivo in uno spazio mentale, raccolto e mistico. Per l’occasione il pubblico potrà assistervi seduto (a terra su cuscini predisposti per l’occasione o su sedie collocate lateralmente), così da consentire una totale immersione fisica e sonora tra musica e opere d’arte.
Il biglietto (20.- CHF/euro) include l’entrata alla mostra di Davide Cascio e il concerto con posti a sedere non numerati. I posti sono limitati: la riservazione è caldamente consigliata al numero 058.688.33.50 o via email: [email protected]