Gianfredo Camesi – Eccéité
Il Museo Cantonale d’Arte presenta un progetto espositivo che intende documentare in maniera ampia la ricerca dell’artista, focalizzandosi in particolare sulle opere dell’ultimo decennio
Comunicato stampa
A oltre quindici anni dalla retrospettiva dedicata a Gianfredo Camesi dal Musée d’art et
d’histoire di Neuchâtel e dal Kunstmuseum di Berna, il Museo Cantonale d’Arte presenta
durante l’estate un progetto espositivo che intende documentare in maniera ampia la sua
ricerca artistica, focalizzandosi in particolare sulle opere che l’artista ha realizzato
nell’ultimo decennio.
Se si eccettua l’esposizione a Villa dei Cedri nel 2002, questa mostra, curata da Elio Schenini,
costituisce la prima grande rassegna dedicata a Camesi in un’istituzione museale del suo
cantone d’origine, proponendosi quindi come una sorta di omaggio ad una delle figure più
importanti del panorama artistico ticinese della seconda metà del Novecento in occasione dei
settant’anni dell’artista.
Sulla base del progetto espositivo elaborato in accordo con l’artista, la mostra si propone come
una sorta di retrospettiva che, pur non volendo offrire un quadro conclusivo, o uno sguardo
antologico esaustivo di un’attività pluridecennale, si dispiega come un incontro con i principali
cicli tematici che l’artista ha elaborato nel corso della sua carriera: da quelli avviati fin dalla metà
degli anni settanta come Chemin du corps, Forme de lumière e Espace mesure du temps per
giungere a quelli a cui si è dedicato negli ultimi decenni, quali Vacuité, Transcendantalité e
Plénitude. Cicli tematici nei quali, come sempre in Camesi, l’elaborazione formale, affidata a
linguaggi diversi come la pittura, le installazioni, la fotografia e il disegno, è intimamente legata
alla riflessione filosofica sui rapporti tra l’essere, lo spazio e il tempo.
La mostra, allestita sui tre piani del museo, si articola essenzialmente attorno alle opere
realizzate a partire della seconda metà degli anni novanta, nelle quali le tematiche sviluppate in
passato vengono rielaborate, rinnovate e intersecate fra di loro. I lavori più recenti sono però
anche posti in dialogo con opere precedenti, tra cui alcuni lavori significativi della fine degli anni
sessanta e dei primi anni settanta, che permettono di meglio comprendere la singolare unità e
coerenza del suo fare artistico al di là della multiforme varietà di linguaggi utilizzati.
Al secondo piano del museo il percorso espositivo si chiude con la presentazione integrale del
ciclo Eccéité (2008–2010). Ciclo che viene esposto per la prima volta in occasione di questa
mostra. Composto da 90 elementi di identico formato ma realizzati con tecniche diverse che
vanno dalla pittura alla fotografia, questo vasto insieme di opere che dà il titolo a tutta
l’esposizione e in cui si condensano le riflessioni artistiche più attuali dell’artista, costituisce una
sorta di compendio in cui tutti i cicli precedenti sembrano confluire e completarsi.
In occasione della mostra è stata pubblicata, nell’ambito del Programma Binding Sélection
d’Artistes, una monografia con testi di Dieter Ronte, Elio Schenini, Walter Tschopp.
Edizione bilingue italiano-inglese, 282 pagine con illustrazioni a colori.