Gianluca Iadema – Un_I[N]verso
Recontemporary presenta UN_I[N]VERSO, la prima mostra personale dell’artista italiano con base a Berna Gianluca Iadema.
Comunicato stampa
Recontemporary presenta UN_I[N]VERSO, la prima mostra personale dell'artista italiano con base a Berna Gianluca Iadema. Si tratta di una scultura audiovisiva in cui agiscono e s’intrecciano luci, zone buie, gabbie metalliche, suono amplificato pluridirezionale e videoproiezioni.
Il lavoro di Iadema nasce dal desiderio di esplorare l'ampio concetto di materia, tra concretezza e trasparenza, con l'obiettivo di creare un sistema nel quale diversi tipi di media possano fondersi. Non una musica in loop che si ripete durante le ore della giornata, nella sala museale, ma un percorso sonoro che possa articolarsi in una narrazione, un’evoluzione, una forma drammaturgica. “Cerco una forma artistica”, dice l’artista, “in cui lo spettatore percepisca le varie dimensioni estetiche (musica, cinema, teatro, coreografia) come un’unità”.
UN_I[N]VERSO può essere riassunta come uno zoom lento e costante che parte da dimensioni macroscopiche (paesaggi digitali) per poi entrare in città, dettagli, deviazioni oniriche e ritorni.
Ogni elemento che è contenuto può diventare un contenitore e viceversa.
Partendo da un approccio fenomenologico, Iadema ha per prima cosa classificato i diversi costituenti della scultura audiovisiva secondo le loro caratteristiche materiali, per trovare quei punti di convergenza e divergenza e creare un’interdipendenza più forte tra di loro.
Le pareti di Recontemporary vengono dunque invase da suoni, ombre di reticolati, intermittenti opacità, apparire e sparire di strutture, filmati.
Possiamo concepire il suono come elemento materico?
Il giorno dopo l’inaugurazione, l’artista terrà un panel da Recontemporary, dalle 18.30 alle 19.30, che indagherà la sua pratica artistica: come può essere intesa, analizzata e realizzata la composizione multimediale e come concepire i differenti medium come parte di uno stesso sistema inseparabile, ovvero come l’uno l’estensione dell’altro, cercando di analizzare l’opera nella sua interezza, sostituendo l’approccio dialettico con quello rizomatico.