Gianluca Miniaci – Flowers and Thorns
L’esposizione, curata da Luca Beatrice, presenterà 16 opere, tra cui dipinti, sculture, ma anche installazioni, video. Tra queste, le originali installazioni di un albero e di un grande nido, simboli della natura, ma soprattutto della vita, e la proiezione di un video, realizzato dall’artista.
Comunicato stampa
Gianluca Miniaci presenta la mostra Flowers and Thorns, Fiori e Spine
Dal 18 settembre, la Fondazione Stelline di Milano ospiterà le opere dell’artista in un viaggio multisensoriale tra natura e umanità
Gianluca Miniaci, giovane ed eclettico artista cosmopolita, inaugura la mostra personale “Flowers and Thorns”, lunedì 17 settembre, presso la Fondazione Stelline di Milano. L’iniziativa si inserisce nella sezione Stelline Spazio Aperto, format di ospitalità a mostre ed eventi ideati da soggetti esterni, cui la Fondazione offre la sua collaborazione.
L’esposizione, curata da Luca Beatrice, presenterà 16 opere, tra cui dipinti, sculture, ma anche installazioni, video. Tra queste, le originali installazioni di un albero e di un grande nido, simboli della natura, ma soprattutto della vita, e la proiezione di un video, realizzato dall’artista.
“Flowers and Thorns” non è solo il titolo della mostra, ma racchiude anche il significato dello stesso essere dell’artista, la sua anima, la sua essenza, le sue contraddizioni, le speranze e i sogni che a volte si scontrano con una realtà pungente fatta anche di spine.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 13 ottobre, segna il rientro dell’artista in Italia dopo un lungo periodo trascorso tra Hong Kong e gli Stati Uniti, che lo ha visto protagonista di un’evoluzione e di una crescita a 360°.
Per l’occasione, Gianluca Miniaci ha scelto di portarci all’interno di un giardino vivo e reale. La natura è dipinta come una trama di influssi misteriosi, lo stesso mistero che troviamo nelle rappresentazioni di giovani uomini e giovani donne. Le sue creature sono bloccate in atteggiamenti sensuali, una sensualità senza volto, o meglio senza occhi, dove l’osservatore, entrando in profonda relazione con l’opera, restituisce alle figure uno sguardo, il suo sguardo.
La bellezza scultorea che ritroviamo nei dipinti di Gianluca allude ad una bellezza pura, spontanea, non artificiosa, che riflette la natura e la sua perfezione. Il rapporto tra uomo e natura, come nel Rinascimento, si rifà ad una sostanziale somiglianza, fa riferimento a due sistemi interattivi e in costante relazione dinamica.
Un evento che permetterà di vivere un’esperienza, una scoperta, un’emozione. Questo significherà entrare nel giardino segreto di Gianluca Miniaci.